Rimprovera il giovane per la pipì in pubblico davanti al Bentegodi: pestato a sangue da tutta la famiglia

Rimprovera il giovane per la pipì in pubblico davanti al Bentegodi: pestato a sangue da tutta la famiglia
VERONA -  Concluse le indagini della Squadra tifoserie della Digos scaligera avviate all’indomani di un episodio di violenza registrato prima dell’incontro...

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VERONA -  Concluse le indagini della Squadra tifoserie della Digos scaligera avviate all’indomani di un episodio di violenza registrato prima dell’incontro Verona-Genoa del 12 gennaio al “Bentegodi”: deferiti  3 tifosi veronesi  tutti  dello stessa famiglia  (padre, C. R., 45enne e due figli gemelli minorenni ma imputabili, tutti incensurati) sul conto dei quali sono stati raccolti inoppugnabili prove sui reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minaccia e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità. Al padre è stata contestata anche l’aggravante per aver commesso reati  insieme ai figli minori. 


LA DINAMICA
Verso le ore 16.50, prima dell’inizio dell’incontro, l’operatore di Polizia in sala GOS (sala in cui convergono tutte le immagini di videosorveglianza dello stadio) comunicava che in piazzale Olimpia era in corso una lite che vedeva protagonisti 4 persone. Gli operatori Digos intervenuti prontamente  notavano un ragazzo mentre sferrava  pugni al volto di un uomo e, a poca distanza, venivano notati altri due individui (un adulto ed un giovane) che inveivano contro il malcapitato, nonché due agenti della Polizia locale che tentavano invano di riportare la calma. Questi ultimi venivano spintonati violentemente dai tre tanto da rischiare di rovinare a terra. A seguito della testimonianza della persona aggredita, alla quale veniva diagnosticato un “trauma cranico”, con prognosi di 12 giorni, si ricostruiva l’accaduto.

I tre tifosi si scagliavano contro il malcapitato dopo che questo, avendo notato uno dei due giovani urinare contro un albero in piazzale Olimpia alla presenza di numerose persone, decideva di rimproverarlo e di richiamare la sua attenzione sul fatto che fossero presenti  bagni nelle immediate vicinanze. Il rimprovero non veniva digerito dal ragazzo che decideva, pertanto, di aggredirlo colpendolo violentemente al mento. A dare man forte al giovane anche il padre ed il fratello che, unendosi al primo, colpivano la vittima con diversi pugni al volto.


Il questore di Verona, Ivana Petricca, ha avviato, nei confronti di tutti i responsabili, i provvedimenti “Daspo”, che inibiranno loro, per diverso tempo, l’accesso agli stadi.
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Il Gazzettino