​Sporting Lisbona, aggredita la squadra: Rodrigo Battaglia pronto a rescindere il contratto

Sporting Lisbona, aggredita la squadra: Rodrigo Battaglia pronto a rescindere il contratto
Una cinquanta di ultras incappucciati dello Sporting Lisbona hanno fatto irruzione nel centro di allenamento della squadra portoghese aggredendo alcuni giocatori della prima...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una cinquanta di ultras incappucciati dello Sporting Lisbona hanno fatto irruzione nel centro di allenamento della squadra portoghese aggredendo alcuni giocatori della prima squadra, il tecnico Jorge Jesus e il suo collaboratore Raul José, secondo quanto riferito dal quotidiano portoghese «A Bola», in seguito alla sconfitta nell'ultimo turno di campionato in casa del Maritimo che ha tagliato fuori lo Sporting dalla prossima Champions League. Tra i giocatori aggrediti ci sono Bas Dost, Acuña, Rui Patrício, William Carvalho e Battaglia. Il club in un comunicato ha condannato «con veemenza quanto accaduto. Non possiamo tollerare in alcun modo atti di vandalismo e le aggressioni a giocatori, allenatori e componenti dello staff del club, sono episodi e atti criminali che non hanno nulla a che fare con la società. Lo Sporting non è e non può essere questo. Prenderemo tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e far sì che vengano puniti come meritano».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino