Dieci punti in 5 partite, il bilancio di Pioli in campionato è da Inter. Il normalizzatore sta diventando davvero un potenziatore. La superiorità...
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Fossimo nel basket, il missmatch è sulla sinistra, con il 22enne Dell’Orco, rientrato dal prestito a Novara, in opposizione a Candreva, sempre fra i migliori esterni non solo del campionato, così arrivano la parata di Consigli sul destro da 25 metri e il palo da ancora più lontano, con deviazione di Acerbi e Dell’Orco in ritardo.
I neroverdi sono vivi, Ragusa in contropiede spreca, mancando il servizio a Ricci o Mazzitelli, dimenticati dalla difesa. Icardi è in posizione sospetta quando gira vicino al palo, sfuggendo ad Antei. I nerazzurri non dominano, Brozovic perde un pallone a centrocampo, la verticalizzazione di Sensi per Defrel è di livello europeo, Miranda si fa aggirare e sulla spaccata del francese Handanovic è spettacolare. Candreva sfonda ancora, Perisic gira con il destro senza angolare, Consigli è attento. Il primo tempo non è a senso unico, manca però potenza nelle ripartenze emiliane.
Il match si sblocca al 2’ della ripresa, Sensi è scavalcato dal tocco impreciso di Antei, Joao Mario sfugge ad Acerbi, il sinistro secco è respinto lateralmente da Consigli e lì Candreva è pronto, con il destro, aveva già segnato due volte al Sassuolo. Antei oppone il corpo e non un braccio al cross di Joao Mario, che voleva il rigore. La nuova proprietà dell’Inter è in tribuna, vede una crescita limitata.
Di Francesco fa entrare Missiroli per Pellegrini e Matri per Ricci, la prima segnalazione era per Sensi e allora l’allenatore si arrabbia.
L’Inter nonostante il vantaggio ha amnesie, Candreva è lontanissimo da Sensi e il destro dell’ex Cesena è centrale, respinto dal portiere.
I neroverdi faticano a reggere l’opposizione sul piano fisico, se però la palla passa il centrocampo il gioco a terra resta insidioso. Entra Banega per Joao Mario, a migliorare le rifiniture, l’obiettivo però non è centrato. L’Inter gioca molto sulla sinistra, ha un possesso palla notevole, come se fosse in casa.
Il Sassuolo chiude con il 4-2-4, a costo di subire il raddoppio cerca di pareggiare. Pioli chiede applicazione nelle ripartenze, il pressing è buono. Servirebbe una gestione più collettiva del vantaggio, gli errori sono rituali, in difesa, sul traversone di Ragusa Miranda sbaglia il rinvio, colpisce il volto di Iemmello e la carambola fortunatamente per l’Inter va fuori. Le ultime chance sono per Brozovic, tornato ai livelli di due anni fa, quando arrivò all’Inter, e Perisic, chiusi da Consigli.
Da tre anni di fila l’Inter chiude con l’uomo in meno, al Mapei, si fa espellere Felipe Melo, gli accade per la 6^ volta in Italia, interviene su Defrel in maniera troppo irruenta, ci sta la seconda ammonizione decretata da Di Bello. Pioli neanche utilizza il terzo cambio, entra solo Gabigol, che aveva debuttato a Napoli. E’ un’Inter da Europa league, forse, per la Champions siamo lontani. E infatti Pioli invita a non parlarne.
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Il Gazzettino