Il dolore della morte non guarda in faccia a nessuno, neanche se sei ricco e famoso e nella vita hai fatto il calciatore come Santiago Cañizares. Portiere spagnolo che...
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Quel giorno fu lui ad avvisare della drammatica perdita, e ora a distanza di mesi è riuscito per la prima volta a parlare del vuoto che la morte di uno dei suoi sei figli gli ha lasciato. In un'intervista all'argentina Radio Villa Trinidad ha detto: «Queste sono cose che non si credono possibili fino a quando non si vivono – le commosse parole di Cañizares – Santi era nato sano, ma a tre anni e mezzo, da un giorno all’altro, cominciò a stare male. Abbiamo lottato per 15 mesi, ma purtroppo era un tipo di malattia che non dà scampo».
Cañizares spiega di aver trovato forza nella religione, e allo stesso tempo di aver dato un nuovo senso ala morte: «La fede mi ha aiutato, sono cattolico e non credo ai castighi divini, ma penso che Dio ci possa voler dare delle lezioni importanti: forse da padre di una famiglia così numerosa avevo bisogno di una simile lezione di umiltà. Lotto ogni giorno per loro, ma non posso negare che convivo con un dolore enorme, che Santi mi manca tantissimo. Ho sempre avuto timore della morte, ma adesso dico che quando succederà quel giorno sarò felice perché potrò riabbracciare Santi».
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Il Gazzettino