Il saluto romano allo stadio non è reato: «Solo provocazione»

Il saluto romano allo stadio non è reato: «Solo provocazione»
Il saluto fascista allo stadio non è reato, si tratta al massimo di pessima provocazione nei confronti della tifoseria rivale. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il saluto fascista allo stadio non è reato, si tratta al massimo di pessima provocazione nei confronti della tifoseria rivale.




È questo il senso delle motivazioni della sentenza con la quale nel marzo scorso il giudice di Livorno ha assolto perchè il fatto non costituisce reato quattro ultrà scaligeri che nel dicembre 2011 durante la partita di serie B tra Livorno e Verona vennero colti dalle telecamere e poi identificati dalla Digos mentre facevano il saluto romano all'ingresso dello stadio Picchi. Secondo le motivazioni della sentenza, infatti, i santuari del calcio non sarebbero i luoghi deputati alla propaganda politica.



E in questo contesto quindi il gesto - seppur deprecabile - non mette a repentaglio la democrazia e la Costituzione del Paese, e soprattutto non determina - come invece prevede la legge - un pericolo concreto e attuale alla diffusione e alla pubblicazione di idee discriminatorie e violente che possano pubblicizzare un tentativo concreto di raccogliere adesioni a un progetto di ricostituzione del partito fascista.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino