DUBLINO. Il placcaggio "a luci rosse" commesso da Joe Marler nell'ultimo turno di Sei Nazioni ai danni del capitano gallese Alun Wyn Jones costa al piloe inglese...
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La commissione si è riunita giovedì a Dublino. Era composta da David Hurley (Irlanda), Sarah Smith (Scozia) e Stefan Terblanche (Sudafrica). Ha emesso il verdetto dopo aver sentito lo stesso Marler, il suo avvocato difensore Richard Smith e il legale rappresentate del Sei Nazioni.
Marler nel corso del match, come mostra l'immagine qui sopra, ha "strizzato" i genitali all'avversario come gesto provocatorio. Dell'accaduto non si è accorta la terna arbitrale, nonostante le proteste di Wyn Jones. Quindi il pilone inglese ha potuto continuare a giocare Inghilterra-Galles, termina 33-30. A segnalare l'accaduto ha provveduto il citing commissioner, figura che ha questi compiti specifici nel rugby internazionale (in quello italiano domestico non esiste). Così la commissione ha potuto prendere in esame il caso e comminare una squalifica a 12 settimane per il fallo, giudicato da cartellino rosso se fosse stato punito in campo, ridotta di tre settimane per le attenuanti (rimorso e buona condotta) e inasprita di una settimana per i precedenti disciplinari del giocatore. Da qui il conteggio delle dieci settimane. Giustizia così è fatta per le maltrattate "parti basse" del capitano del Galles.
Per la stessa partita sono state affibbiate quattro settimane di squalifica al centro inglese Manu Tuilagi per il placcaggio di spalla a George North (cartellino rosso). Assolto invece il secodna linea Courtney Lawes per un altro placcaggio citato, giudicato non pericoloso. Tre settimane di squalifica infine a al pilone francese Mohamed Haouas per il pugno al flanker Jamie Ritchie nella rissa che ha portato alla sua espulsione in Scozia-Francia 28-17.
Sabato alle 15,15 a Cardiff Galles-Scozia, unica partita che giocherà dell'ultimo turno del Sei Nazioni. Rinviate Italia-Inghilterra e Francia-Irlanda.
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Il Gazzettino