Rugby, miracolo Giappone: abbattuta anche l'Irlanda ai Mondiali 19-12 Highlights

Rugby, miracolo Giappone: abbattuta anche l'Irlanda ai Mondiali 19-12 Highlights
Pareva impossibile e invece il Giappone ha abbattutto l'Irlanda ai Mondiali con il punteggio di 19-12. Un'impresa che ha del miracoloso visto che prima del match i verdi...

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Pareva impossibile e invece il Giappone ha abbattutto l'Irlanda ai Mondiali con il punteggio di 19-12. Un'impresa che ha del miracoloso visto che prima del match i verdi dettavano legge dalla seconda posizione del ranking internazionale con i padroni di casa al nono posto: l'impresa di Shizuoka vale il guadagno di un posizione per i giapponesi mentre gli scornati irlandesi precipitano persino fuori dal podio mondiale, al quarto posto, loro che all'inizio della Coppa del Mondo avevano raggiunto la vetta di Ovalia scalzando le loro maestà All Blacks. E miracolati lo sono davvero gli scommettitori: la vittoria dell'Irlanda veniva pagata alla pari, mentre quella dei "Cherry blossom" (Fiori di ciliegio) fruttava almeno 8 volte la posta.


 

Tutto ciò, nelle sclerotizzate gerarchie ovale equivale a una rivoluzione: l'Irlanda, persino candidata alla vittoria del Mondiale ospitato per la prima volta dal Giappone, potrebbe addirittura non proseguire ai quarti anche se il terreo ct Schmidt ha ricordato che il calendario della poule permette ancora ai verdi di arrivare primi e che comunque ai quarti affrontare gli All Blacks o il Sud Africa non fa troppa differenza. Mah, idee sue.

QUI GLI HIGHLIGHTS

A ogni modo l'impresa del Giappone dice molte cose: nel 2015 l'ancora più outsider formazione biancorossa scalpò il Sud Africa, quindi adesso non si può troppo citare il caso fortuito. Negli ultimi quattro anni il suo gioco è cresciuto sia in qualità sia dal punto di vista atletico, già elevatissimo: i giapponesi possono giocare a mille per tutto il match. Poi ha dato ricchi dividendi anche la campagna di equiparazione di talenti dall'estero: 7 oppure 8 oppure 9 giocatori del XV in campo non sono di scuola giapponese, ma sono tutti di gran classe come i capitani Leitch (neozelandese di madre fijiana) e Labuschagne (sudafricano). Attorno a questi omaccioni della mischia frullano come trottole rapidissimi trequarti, da sempre una specialità della casa, come Fukuoka che ha segnato la meta decisiva del 19-12. Una marcatura frutto di un'enorme lavoro difensivo (93% di placcaggi riusciti) e di un asfissiante lavoro ai fianchi di un'Irlanda che troppo tardi ha capito, come era accaduto sl Sud Africa quattro anni fa, di doversi dannare l'anima fino in fondo se voleva evitare una figuraccia.  


L'atterramento dell'Irlanda da parte del Giappone potrebbe ispirare anche gli azzurri (14i al  mondo) che il 4 ottobre affronterrano il Sud Africa (5°), vincente a mani basse 57-3 con la piccola Namibia: epperò la vittoria dell'Italia viene ritenuta così improbabile da essere pagata da 10 a 12 volte rispetto al pari del successo sudafricano. Inoltre in questo mondiale di miracoli ce ne sono già stati due perché va incluso anche il successo dei dilettanti dell'Uruguay (19i) contro i giganti delle Isole Fiji (10i). Tre miracoli nello stesso mondiale in uno sport ingessato come il rugby appaiono davvero troppi.

Argentina-Tonga 28-12

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Il Gazzettino