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La famosa “carta Ronaldo” evocata in più di un’intercettazione telefonica dai dirigenti della Juventus, è in mano alla Procura di Torino e potrebbe avere un peso non indifferente nell’inchiesta per la manovra stipendi. Una carta «che teoricamente non dovrebbe esistere» e da colloquio tra il direttore sportivo, Federico Cherubini, e l’avvocato Cesare Gabasio era stata definita così: «Se salta fuori ci saltano alla gola.. tutto sul bilancio i revisori e tutto».
La carta Ronaldo
L’intestazione del documento è inequivocabile: «Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro», si tratta di un Accordo Premio Integrativo — Scrittura integrativa mai depositato in Lega per un valore di circa 19,6 milioni di euro che il portoghese non ha mai percepito.
«Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (“Scrittura integrativa”) - si legge nel documento -. Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali “Altre Scritture” a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta».
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