Roma, il piccolo Samuele deluso dopo la partita contro la Juve: «Non tifo più calcio». La lettera diventa virale

Roma, il piccolo Samuele deluso dopo la partita contro la Juve: «Non tifo più calcio». La lettera diventa virale
Roma-Juventus non rappresenta solo un blackout di una squadra che sta facendo i conti con un pessimo campionato, ma anche un profonda delusione frutto di un’iniziale...

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Roma-Juventus non rappresenta solo un blackout di una squadra che sta facendo i conti con un pessimo campionato, ma anche un profonda delusione frutto di un’iniziale illusione. I giallorossi, infatti, stavano vincendo 3-1, poi in sette minuti sono stati in grado di incassare quattro gol senza riuscire a recuperare la partita. Il match è finito 3-4 generando il profondo rammarico dei tifosi, tra tutti quello di Samuele un bambino che la settimana prima della partita è andato a scuola con lo zaino griffato Roma e che il lunedì dopo il match disastroso ha scritto una lettera strappa lacrime: «Basta! Da 3-1 a 4-3 Juventus. Io non tiferò più calcio. È ufficiale, non tifo più calcio».

Nel biglietto, che in queste ore sta facendo il giro del web, il bambino lo ribadisce più volte: «Prometti di non tifare più calcio? Sì. Il mio sport preferito sarà il basket». Una felicità negata, dunque, dalla squadra di Mourinho a un bambino che vede i calciatori come dei superiori moderni. Un po’ come il piccolo Filippo, tifoso dell’Inter finito sui giornali per lo striscione esposto a San Siro il 17 febbraio 2012: «Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro». All’epoca l’Inter decise anche di portarlo alla Pinetina e qualche anno dopo Filippo si è preso la rivincita con i compagni vincendo lo Scudetto. Chissà se la Roma per far ricredere il piccolo Samuele e farlo tornare ad innamorarsi del calcio lo inviterà a Trigoria a conoscere Mourinho e i giocatori. Di Scudetto, per il momento, non se ne parla. 

 

La letterina del piccolo tifoso della Roma dopo la sconfitta contro la Juve

«Ho letto sui social la lettera di questo piccolo tifoso. E quando i bambini parlano (o scrivono) lo fanno sempre con il cuore. Mi sono commossa, perché l'ho immaginato felice dopo il gol di Pellegrini. E poi derubato di quell'emozione. Il volto dei bambini dopo le vittorie della Roma è quello che abbiamo avuto tutti noi, è quello che ho visto centinaia di volte fuori Trigoria o allo stadio. E che mi porto sempre dentro. Mi dispiace tanto per il piccolo Samuele, ma spero che non rinunci mai a tifare la sua squadra e che un giorno, non troppo lontano, torni a sognare e magari festeggiare qualcosa di importante. Un tifoso della Roma, come diceva il mio papà, rimane sempre una persona unica e speciale. È vero: a volte sostenerla rende tristi e arrabbiati. Ma ci fa sentire sempre i migliori», le parole di Rosella Sensi, che ha cercato di consolare il piccolo tifoso della Roma.

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Il Gazzettino