Roma-Juve 0-0, bianconeri campioni d’Italia per la 7. volta consecutiva

Di Francesco saluta il pubblico dell'Olimpico. Appuntamento alla prossima stagione e alla nuova Champions. La qualificazione è arrivata, prima ancora di scendere in...

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Di Francesco saluta il pubblico dell'Olimpico. Appuntamento alla prossima stagione e alla nuova Champions. La qualificazione è arrivata, prima ancora di scendere in campo, con il successo del Sassuolo, sabato sera a San Siro, contro l'Inter. Manca ancora la certezza di chiudere al 3° posto, che non è ancora al sicuro. Perché la Roma, in inferiorità numerica per l'espulsione di Nainggolan a metà ripresa (doppia ammonizione), pareggia (0-0) contro la Juve che, con un turno d'anticipo, festeggia il 7° scudetto di fila. Allegri, sotto lo sguardo del suo maestro Galeone, si prende il punto che gli serve per certificare il nuovo titolo e il suo record: 4° double consecutivo (campionato e Coppa Italia). La Capitale, a quanto pare, lo esalta: è qui che il 7 maggiodel 2011, sempre contro i giallorossi e con lo stesso risultato, conquistò con il Milan il 1° dei 5 scudetti della sua carriera, da allenatore.

 

PODIO DA DIFENDERE
La Roma, insomma, deve aspettare ancora. Il 3° posto, utile anche economicamente, è da proteggere nell'ultima trasferta, domenica sera a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La Lazio quarta ha 2 punti in meno e se il 20 maggio, nello spareggio finale, batte l'Inter, i giallorossi devono prendere un altro punto contro l'ex squadra di Di Francesco. Che per ora, con la sua gente che ha ringraziato in campo (prima volta dopo una partita), si gode l'obiettivo centrato sabato sera che è anche la priorità della proprietà Usa: la partecipazione (la dodicesima del club) alla prossima Champions.

ANDAMENTO LENTO
Alisson e Szczesny non hanno avuto lavoro. E' la conferma che la Juve, con il 4-4-1-1 sistemato dentro la propria metà campo, ha pensato solo al pari e che la Roma, anche se usando il tridente pesante nel suo 4-3-3, si è adeguata. Under, Dzeko ed El Shaarawy non hanno lasciato il segno anche perchè il fraseggio dei centrocampisti, soprattutto di Nainggolan e Pellegrini, è stato spesso impreciso e il ritmo degli altri compagni solo decente. Tagliavento, all'inizio della ripresa, ha annullato la rete di Dybala, partito in fuorigioco. Pjanic ha salvato sul sinistro di Kolarov. Nainggolan, in meno di 5 minuti, si è fatto ammonire due volte: falli inutili ed evidenti su Alex Sandro e Dybala. Lì è finito il match. I bianconeri non hanno più spinto, avendo ormai lo scudetto sul petto.   

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Il Gazzettino