La nuova figuraccia in Europa resta e danneggia l'immagine del club; l'ennesimo crollo psicologico e tattico fa lievitare, invece, l'inquietudine nello spogliatoio....
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PRESIDENTE IRRITATO
Pallotta ha già presentato il conto, chiedendo la qualificazione agli ottavi a caldo. Ci mancherebbe altro che, il 9 dicembre, i giallorossi non riuscissero a superare il Bate all'Olimpico: il presidente non prende nemmeno in considerazione l'ipotesi del flop. Gli è bastata la resa del Camp Nou. Il bostoniano cerca disperatamente lo sponsor di lusso per la Roma che invece si conferma la cenerentola del continente quando è invitata alle serate chic.
ALLENATORE ACCERCHIATO
Garcia sa di essere sotto esame. Pallotta ha chiamato Zanzi, dopo il match, per esprimere la sua delusione sull'ultima umiliazione. E per consegnagli il messaggio da girare al management italiano. «Ora basta». Sabatini ha dovuto trasmettere l'insoddisfazione della società al tecnico. La Roma non si è presentata in campo, alzando la bandiera bianca prima di cominciare. Preparata male la partita, psicologicamente e anche tatticamente. Il 4-4-1-1, fatto senza pressing e quindi statico, non garantisce nè equilibrio nè solidità. La difesa alta, poi, contro Messi, Suarez e Neymar è stato l'errore più vistoso nella serata da incubo. Senza organizzazione, non si intercettano i palloni e si lasciano spazi agli avversari. I giocatori hanno sempre meno fiducia nella loro guida. Maicon e Florenzi hanno ammesso che così non si può giocare. Nessuna accusa specifica, ma il riferimento alla strategia sbagliata è stato chiaro.
GRUPPO INCOMPLETO
Sabatini non può essere soddisfatto di come ha provato a migliorare la rosa dell'anno scorso.
Il Gazzettino