Il dramma dell'ironman Roberto Zanda. È stato fissato per lunedì alle 10 l'intervento che porterà all'amputazione dei piedi e della mano destra di...
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I medici altamente specializzati dell'ospedale di Aosta hanno tentato di tutto per salvare mani e piedi all'ultramaratoneta con sedute di camera iperbarica e interventi di vascolarizzazione, ma gli arti erano fortemente compromessi. L'intervento, fa sapere la compagna di Zanda, Giovanna Caria, sarà lungo e delicato. «Roberto è tranquillo», assicura la donna. La decisione di amputare arriva nel giorno in cui l'Officina Ortopedica Maria Adelaide, azienda torinese tra le poche realtà accreditate in Italia per gli arti bionici, si è detta pronta a fornire allo sfortunato ironman tutto il supporto necessario per restituirlo alla sua quotidianità attraverso l'applicazione di i-Limb, mano bionica capace di un'autonomia mai raggiunta dai precedenti prototipi. Per quanto riguarda la mano sinistra - ne sarà amputata una parte e alcune dita - l'intervento sarà eseguito in una fase successiva.
AZIENDA PRONTA A FORNIRGLI ARTI BIONICI Roberto Zanda potrebbe presto contare su nuove mani. In caso di amputazione, Officina Ortopedica Maria Adelaide è pronta a fornirgli il sostegno necessario - attraverso tecnologia e competenze di cui dispone - per l'eventuale applicazione delle protesi. Tra le poche realtà accreditate in Italia per gli arti bionici, l'azienda torinese esprime «solidarietà» all'atleta reduce dalla Yukon Artic Ultra, l'ultramaratona canadese di 400 chilometri in cui ha riportato un gravissimo congelamento. E si dice pronta a fornirgli tutto il supporto necessario per restituirlo alla sua quotidianità attraverso l'applicazione di i-Limb, mano bionica capace di un'autonomia mai raggiunta dai precedenti prototipi. Una buona notizia per l'atleta cagliaritano, in attesa di conoscere la decisione dei medici sulla necessità o meno di amputare gli arti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino