Italia-Svizzera, Mancini: «Belotti ha chance di giocare, dispiace per Immobile e Chiellini»

Italia-Svizzera, Mancini: «Belotti ha chance di recuperare, dispiace per Immobile e Chiellini»
ROMA - Roberto Mancini arriva all’Olimpico alle 11.45. Rilassato, elegante nella divisa azzurra, siede nella sala-stampa dello stadio accanto a Leonardo Bonucci, il capitano...

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ROMA - Roberto Mancini arriva all’Olimpico alle 11.45. Rilassato, elegante nella divisa azzurra, siede nella sala-stampa dello stadio accanto a Leonardo Bonucci, il capitano della Nazionale, e al medico della Nazionale, Andrea Ferretti. Qui allo stadio c’è anche il presidente Gabriele Gravina. Domani, del resto, contro la Svizzera si gioca «la partita più importante dell’anno»: il treno della qualificazione al Mondiale in Qatar domani transita per Roma. Non è già un playoff (e francamente speriamo pure che non serva); non è più una semplice partita del girone.

L’Italia è pronta, anche se la vigilia è macchiata (e distratta) dalle polemiche intrecciate agli infortuni. Il campo è in «discrete» condizioni, secondo Mancini, e ai 52 mila tifosi sarà consegnato il compito di accompagnare la squadra verso il successo, ché la Nazionale «unisce tutti», come confida Bonucci. Certo, la Svizzera non verrà all’Olimpico in gita premio («Resta difficile da affrontare e gioca un ottimo calcio», ragiona d’altronde il ct), però Mancini sa che aumentare i voltaggi, e dell’ansia, e delle preoccupazioni, e della tensione, non serve a nulla. A meno di nulla, forse. «Bisogna scendere in campo per divertirsi», concede Mancio in uno slancio (anche apprezzabile) di leggerezza.

Della formazione molto è chiaro, tanto è inevitabile, poco è avvolto nel dubbio: tipo l’attacco. Dal momento che Immobile è infortunato, Belotti potrebbe giocare da titolare in avanti con Chiesa e Insigne al fianco. «Gallo sta bene, sta bene, non penso che potrà giocare tutta la partita ma se riesce a fare qualche gol prima dei 60 minuti sarebbe meglio...», sorride Mancini, prima di risalire sul pulmino colorato d’azzurro che, sotto la pioggerellina, si perde nel traffico romano.

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Il Gazzettino