Tottenham-Juventus 3-2: non basta Ronaldo, Kane rovina il debutto di Sarri

L'esultanza dei giocatori del Tottenham vicino a un desolato Pjanic
Cinque gol, esordi illustri, ritorni importanti, e prime indicazioni su quella che sarà la nuova Juventus targata Maurizio Sarri. Nella prima amichevole della nuova...

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Cinque gol, esordi illustri, ritorni importanti, e prime indicazioni su quella che sarà la nuova Juventus targata Maurizio Sarri. Nella prima amichevole della nuova stagione bianconera in ICC contro il Tottenham (che vince 3-2) la Juve riparte dalle sue certezze: Bonucci (con la fascia di capitano) in difesa, Pjanic a centrocampo e Ronaldo (esterno sinistro, come dichiarato dall’allenatore alla vigilia) in attacco. Nel 4-3-3 disegnato da Sarri c’è Mandzukic al centro dell’attacco, Bernardeschi alla sua destra e Buffon in porta. Parte forte il Tottenham, più squadra (ha cambiato decisamente meno della Juventus e ha confermato Pochettino in panchina) e più in condizione di una Juventus ancora non troppo brillante.


Parecchio in difficoltà Matuidi, sottotono Pjanic, gli inglesi comandano a centrocampo e al 31’ vanno in vantaggio con Lamela, il più veloce ad avventarsi su una respinta miracolosa di Buffon. Ronaldo – il più in forma dei suoi – non la prende benissimo, ma la Juve ha un paio di sussulti con CR7 e Mandzukic, bisogna aspettare la ripresa (con ingresso in campo di Higuain, capitano nel finale) per vedere la vera Juve. Al 56’ pareggio proprio di Gonzalo su assist di Pjanic, quattro minuti più tardi arriva il 2-1 di Ronaldo, sempre decisivo quando conta. Sarri fa esordire anche de Ligt (oltre a Rabiot e Demiral), accolto con un’ovazione dello stadio, ma la Juve incassa quasi immediatamente il pareggio di Lucas Moura, su errore di De Sciglio (schierato terzino sinistro). La decide nel finale Harry Kane con un bolide da centrocampo, sfruttando un’incertezza di Rabiot: Szczesny è fuori dai pali e non riesce a recuperare, spettacolare gol della vittoria. Bene Ronaldo e Higuain, rimandati De Sciglio, Rabiot e Matuidi, per vedere la mano di Sarri servirà ancora tempo.
 


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Il Gazzettino