La notte di Parigi l’hanno colorata Neymar e Luis Suarez, il funambolo e il «pistolero». Addìo al ParisSaint-Germain: è stato il Barcellona d’altronde a spiccare il volo...
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Il Barça ha piegato i francesi di Laurent Blanc al Parco dei Principi grazie a un gol del brasiliano e a una doppietta dell’uruguaiano (3-1), e ha richiamato alla memoria i ricordi di lontane serate di palpiti. È chiaro che la gara di ritorno sarà esposta a mille capovolgimenti, ma la prua del duello pare già ben allineata verso la Spagna.
INIESTA FUORI IN BARELLA
Bisogna sottolineare che il Barça ha legittimato di certo il successo: se non altro, perché ha affermato a gran voce la propria bravura. Attento il portiere ter Stegen; affidabile la difesa, pur navigando talvolta nell’imprecisione; ottima la mediana, nobilitata da Iniesta, uscito purtroppo in barella dopo 53’; speciali al solito gli attaccanti. In realtà, anche Leo Messi avrebbe meritato di festeggiare il gol, ma la sfortuna gli ha corretto la traccia del pallone sul palo. Brillante davvero, il Barça. Brillante.
ASSENZE PESANTI
Sul versante parigino, la squadra ha interpretato un ruolo del tutto devoto alla difesa. Dove è crollato, però, soprattutto David Luiz, umiliato da Suarez. Privo di Ibrahimovic, di Verratti e di Thiago Motta, il Psg non ha saputo proporre una manovra degna del palcoscenico e, così, è andata sciogliendosi al calore degli avversari. Il compito di innestare le marce alte era affidato a Lavezzi, a Cavani e a Pastore, eppure il trio non ha suscitato che qualche raro spavento lungo la schiena dei difensori blaugrana. Solo un tiro di van der Wiel deviato oltre la linea da Mathieu ha evitato il naufragio in via definitiva. Ma, per la verità, il verdetto pare già ampiamente scritto.
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Il Gazzettino