Premier, al Chelsea il derby col Tottenham vola anche il City, poker al Sunderland

Premier, al Chelsea il derby col Tottenham vola anche il City, poker al Sunderland
Dal turno infrasettimanale della Premier League è piovuta la dimostrazione della potenza del Chelsea di José Mourinho. Il derby di Stamford Bridge col Tottenham non ha avuto...

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Dal turno infrasettimanale della Premier League è piovuta la dimostrazione della potenza del Chelsea di José Mourinho. Il derby di Stamford Bridge col Tottenham non ha avuto storia, o quasi (3-0): Hazard l’ha sbloccato dopo appena 19’ ricamando uno scambio rapido con Drogba, poi è stato proprio l’ivoriano a sfruttare un suggerimento di Oscar, indovinato oltre la linea difensiva rivale, e a raddoppiare allo scoccare del 22’. Infine Remy ha chiuso il conto. I Blues, ancora imbattuti nella stagione, si sono confermati primi a quota 36 punti ma, soprattutto, hanno mantenuto il vantaggio di sei punti rispetto al Manchester City, secondo e stasera vittorioso sul campo del Sunderland.




Eppure i londinesi di Mourinho hanno tremato specie in avvio, perché il Tottenham ha centrato subito l’incrocio con il 21enne Kane e ha costruito una sequenza di occasioni che ha suscitato brividi gelati lungo la schiena dei supporter degli Spurs. È stato l’allestimento tattico dei Blues, abbinato alla nobiltà del talento, a incidere però una crepa sul muro difensivo del Tottenham: inappuntabili cammin facendo, del resto, Willian, Oscar e Hazard; insuperabile la coppia formata da Cahill e da Terry davanti a Courtois; e reattivo Remy, che ha trovato la via della rete non appena ha rilevato Drogba. Non è una casualità che il Chelsea vanti il miglior attacco del paese con 33 reti. Così il quartetto offensivo del Tottenham ha avuto l’incisività di una farfalla: Lennon e Eriksen si sono smarriti sotto la tribuna, l’ex romanista Lamela ha offerto poco di diverso da qualche spunto fine a sé e, di riflesso, Keane ha atteso invano rifornimenti di ossigeno.



Quanto al resto della serata, come si diceva, il Manchester City, l’avversario europeo della Roma, ha passeggiato a Sunderland (1-4) perfino in rimonta. Da sottolineare, al solito, la prova maiuscola di Agüero, autore di una doppietta e, a ben vedere, davvero baciato dalla sorte in questo momento. Per capirsi, stasera l’argentino ha superato un rivale con un tunnel e dal limite dell’area ha scagliato un siluro, salito esatto all’incrocio. Dimenticato in un istante, insomma, il gol iniziale di Wickham. Poi, ancora, il Kun ha attivato Jovetic, bravo a battere l’ex Pantilimon, e infine ha calato il poker dei Citizens dopo il terzo sigillo, firmato da Zabaleta.



Fra le altre note della serata, non si è fermato il correre dell’Arsenal, giunto alla seconda vittoria in serie. Perché, all’Emirates Stadium, il Southampton di Pellè è caduto sotto il gol di Sanchez (1-0), pur conservando la terza posizione a quattro passi dai Citizens. Viceversa i Gunners sono balzati a sesto posto.




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Il Gazzettino