Polemiche e rissa, Messi espulso con Medel. Ma c'è Dybala: terzo posto per l'Argentina: 2-1

Twitter Tyc Sports
A tre anni dalla finalissima del MetLife Stadium, valida per l’edizione del Centenario, Argentina e Cile si ritrovano a San Paolo per la “finalina” che vale il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A tre anni dalla finalissima del MetLife Stadium, valida per l’edizione del Centenario, Argentina e Cile si ritrovano a San Paolo per la “finalina” che vale il terzo posto della Copa América 2019. Fra espulsioni, risse, proteste e un rigore, finisce con la vittoria dell'Albiceleste, che può consolarsi per aver battutto il Cile dopo due edizioni della Copa perse ai rigori. Scaloni cambia il minimo indispensabile: Lo Celso e Dybala sostituiscono gli squalificati Acuña e Lautaro Martinez. Rueda, invece, conferma il rombo che vede Vargas alto, Vidal basso e Sanchez e Aranguiz laterali. Dopo 11’ Aguero firma il vantaggio argentino. Messi batte rapidamente una punizione a centrocampo imbeccando il Kun, che dribbla Arias e dà inizio al valzer delle polemiche. I cileni protestano per la natura del calcio piazzato e perché Messi ha battuto con il pallone in movimento. Nel frattempo Rueda è costretto a rinunciare a Sanchez dopo solo quindici minuti. Il raddoppio di Dybala al 21’, possibile grazie a un intelligente filtrante di Lo Celso, scalda ancora di più gli animi. 


Come nelle ultime due finali, seppur per motivi differenti, Messi non ha modo (e sopratutto tempo) di incidere come potrebbe. La sua partita termina al 38’ del primo tempo, dopo uno scontro con l’ex interista Gary Medel. Il pretesto per la litigata è piuttosto futile, ma gli animi sono già rodati da confronti incrociati come quello fra Dybala e Vidal, con il cileno che rifila un buffetto alla Joya. Medel protegge palla sul fondo, Messi fa pressione, ma all’uscita del terreno scatta il confronto fra capitani. Il cileno sfida l’argentino, che cerca di fermarlo con una spallata. Il paraguayano Mario Díaz de Vivar decide subito per il doppio rosso. I tifosi brasiliani, che hanno pagato caro per veder giocare Messi, protestano dagli spalti, ma il Var conferma le espulsioni. Alcuni cominciano ad abbandonare lo stadio, altri rimangono nonostante l’attrazione principale sia ormai sotto la doccia.


Il rientro in campo non attenua la tensione fra le due squadre. Dopo un paio di volate della coppia Dybala-Aguero, il Cile accorcia le distanze su rigore. Lo Celso arpiona Aranguiz al limite dell’area di rigore. L’arbitro, dopo un consulto al Var, assegna il rigore trasformato da una bomba centrale di Vidal: 2-1. Scaloni prosegue la sua tradizione di cambi criptici, optando per l'entrata di Di Maria al posto di Dybala, fra i migliori in campo, che lascia il campo con il muso lungo e qualche mugugno. Aguero, in contropiede con Di Maria, sfiora il 3-1. Rueda se la gioca fino all'ultimo mandando dentro Castillo per Aranguiz. Il giallo a Tagliafico, il sesto della partita, segna la fine di un match teso e piacevole solo nei primi trenta minuti. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino