Superlega, Perez: «Aggrediti dall'Uefa, come se avessimo ucciso il calcio. La Juve e il Milan non sono fuori»

Florentino Perez, intervenendo alla trasmissione El Larguero su Cadena Ser, difende la sua iniziativa e rilancia il progetto Superlega. Ma soprattutto attacca: «Non ho...

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Florentino Perez, intervenendo alla trasmissione El Larguero su Cadena Ser, difende la sua iniziativa e rilancia il progetto Superlega. Ma soprattutto attacca: «Non ho mai visto un'aggressività più grande. Dalla Uefa e dalle Leghe. È stato orchestrato e ci ha sorpreso. Quando abbiamo dato la notizia abbiamo chiesto di parlare con la UEFA. Quell'aggressività non l'ho vista. Minacce e insulti, come se avessimo ucciso qualcuno, come se avessimo ucciso il calcio».

LA SITUAZIONE

Perez insiste: «Stiamo lavorando a questo progetto da molti anni e forse non siamo riusciti a spiegarlo bene. Sono triste. Lavoriamo da tre anni. La Liga è intoccabile, dove devi fare soldi nei giorni feriali. Il formato Champions è obsoleto e ha interesse solo per i quarti di finale. La scorsa stagione sono stati persi 650 milioni e questo Il formato non funziona. Abbiamo ideato un formato in cui le squadre più importanti d'Europa giocano a partire dall'inizio della stagione. Puoi ottenere più soldi dove i grandi non perdono se sei solidale con gli altri. Noi dodici abbiamo firmato un contratto vincolante, potremmo ospitare altre squadre. Non lo abbiamo spiegato comunque ma non ci hanno dato una possibilità. Non può essere che noi al vertice perdiamo soldi e gli altri guadagnano. Dobbiamo farlo adesso, senza aspettare il 2024. Non possiamo aspettare tre anni. I soldi vengono da buone partite, dove c'è concorrenza. Bisogna fare partite come Federer-Nadal che interessino i tifosi. Partite di alto livello senza escludere nessuno». E avverte: «Il progetto è in standy-by. Juve e Milan non hanno lasciato».

 

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Il Gazzettino