Un punto per uno e la certificazione, per entrambi, di un girone d’andata abbastanza anonimo. Lo 0-0 di oggi è lo specchio, soprattutto per la Fiorentina, del...
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LA PARTITA - Regia affidata al giovane Rolon, con doppia bocciatura per Sandro e Veloso, e naturalmente, dopo aver concesso all’ivoriano 45 minuti di riposo contro il Cagliari, è ricomposta la premiata ditta offensiva Piatek-Kouamè. Pioli cambia molto rispetto alla sconfitta interna contro il Parma. Laurini è collocato in difesa a destra, Nordgaard al posto di Benassi a centrocampo.
C’è poco spazio per la tattica. La prima emozione la provoca Simeone quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfiora di testa il palo alla destra di Radu. I veloci capovolgimenti di fronte rendono gradevole una sfida caratterizzata da tanti scontri fisici. Numerosi duelli, in un paio di questi Simeone e Criscito rischiano di farsi male. La spinta maggiore del Genoa arriva dalla destra con Romulo ma Biraghi è attento in copertura. Dall’altra parte, Laurini ben contiene Lazovic. Il convincente avvio di Rolon permette ai padroni di casa di contrastare in maniera efficace il possesso palla avversario anche se la bilancia delle occasioni pende dalla parte della Fiorentina. Uno scatenato Chiesa chiama Radu a una difficile parata a terra al 20’ ma gli uomini di Pioli mettono in mostra maggior personalità e palleggio soprattutto negli ultimi 5 minuti. Trema il palo sulla botta di Mirallas al 39’ mentre un minuto dopo Edmilson, innescato da Chiesa a un passo dalla porta, viene ipnotizzato da Radu. Lo 0-0 del primo tempo sta decisamente stretto a Pioli.
Il Genoa cambia subito marcia nella ripresa e Piatek, dopo 3 minuti, riceve subito un ottimo servizio da Bessa. Rimbalzo e tiro, Lafont non si fa sorprendere. Il portiere della Fiorentina, in due tempi, si ripete sulla cavalcata di Kouamè. Dopo i primi segnali di cedimento in mediana, Pioli opta per l’inserimento di Benassi. Non è una coincidenza il fatto che, tappata un’ampia falla, gli ospiti riprendano il controllo. E’ ancora il palo a fermare la Fiorentina al 13’ sulla stangata di Chiesa e poco dopo è Radu a fermare una nuova conclusione dell’esterno d’attacco. Al 22’ Massa consulta il VAR ma non sanziona con il penalty un presunto mani di Veloso. Biraghi è ammonito, Pioli raggiunge gli spogliatoi. Prandelli dà fiducia a Veloso per rialzare il baricentro. Il Genoa guadagna metri e sfiora il clamoroso vantaggio al 33’ quando un colpo di reni di Lafont è fondamentale per vanificare il colpo di testa di Piatek. Finale arrembante per i padroni di casa. Il centravanti polacco è inarrestabile ma la porta, oggi, non è grande come in altre situazioni. Del resto, un successo del Genoa avrebbe costituito una punizione eccessiva per una Fiorentina comunque troppo sprecona per ambire all’Europa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino