Pallavolo, Zaytsev: «Sono stato dipinto come un mercenario. Spero ancora nell'Europeo»

Pallavolo, Zaytsev: «Sono stato dipinto come un mercenario. Spero ancora nell'Europeo»
«Sono stato dipinto come un mercenario, ma darei anche una gamba per l'Italia. Il mio unico pensiero ora è andare agli Europei con una scarpa idonea, senza farmi...

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«Sono stato dipinto come un mercenario, ma darei anche una gamba per l'Italia. Il mio unico pensiero ora è andare agli Europei con una scarpa idonea, senza farmi male. La possibilità c'è, ancora lo spero. La soluzione credo che ci sia, non è così complicata». Ivan Zaytsev si esprime così, ai microfoni di Sky, sul caso legato alle sue scarpe da gioco che ha portato alla sua esclusione dal ritiro azzurro in vista della rassegna continentale. «È una strana storia che mi lascia un pò di amaro in bocca e deluso per come è andata a finire -dice lo schiacciatore azzurro-. È una situazione surreale e per l'amore che provo per la Nazionale è difficile per me ritrovarmi ad affrontare un problema del genere, non poter stare in gruppo. Poca chiarezza dalla federazione? Non lo so, ma Cattaneo (il presidente della Fipav, ndr) non l'ho mai sentito. I miei compagni nemmeno, a parte uno. Una spiegazione al momento non c'è l'ho. Se ho dato fastidio a qualcuno? Alle mie caviglie...», risponde l'azzurro. «Non so come un professionista possa dare fastidio mettendo in chiaro la sua posizione per poter rendere al meglio per la nazionale -sottolinea-. La soluzione era quella di trovare una scarpa adatta a me del marchio che sponsorizza la federazione. E io ancora ci spero».
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Il Gazzettino