Pallanuoto, Ungheria campione del mondo: il Settebello chiude al quinto posto

Pallanuoto, Ungheria campione del mondo: il Settebello chiude al quinto posto
L’Ungheria è campione del mondo nella pallanuoto maschile e il Settebello finisce quinto. L’Ungheria, il paese senza mare ma con il “bel Danubio...

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L’Ungheria è campione del mondo nella pallanuoto maschile e il Settebello finisce quinto. L’Ungheria, il paese senza mare ma con il “bel Danubio blu”, il Lago Balaton e una miriade di piscine che ne fanno tradizionalmente un grande dell’acqua sportiva, raggiunge così l’Italia al poker di titoli iridati nella storia dei mondiali. Cabalisticamente, sono gli anni con il 3 finale le stagioni magiare: 1973, 2003, 2013, 2023.

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Nei tempi regolamentari la finale per l’oro si era conclusa 10 a 10, con la Grecia che aveva lungamente mostrato il suo tallone d’Achille nella superiorità numerica (ne ha sfruttate appena mentre gli ungheresi l’hanno fatto) e con l’Ungheria che aveva visto il suo ultimo tentativo tambureggiare sulla traversa e la porta dondolare mentre suonava la sirena. Rigori, dunque, perché la tv che comanda ha imposto per regolamento l’addio ai tempi supplementari che hanno fatto l’epopea della pallanuoto. Poco sportiva come novità, ma il palinsesto è il palinsesto, i soldi un totem e lo sport può attendere.


Qui diventava un eroe nazionale il portiere ungherese Soma Vogel: il suo dirimpettaio greco, Emmanouli Zerdevas, tiene botta nella serie obbligatoria dei cinque ; Vogel è più “spettacolare”, ne ferma di testa e di faccia. I tiratori vanno a segno appena due volte per parte. Scatta l’oltranza e nella pallanuoto ricomincia il giro dei rigoristi: i primi cinque sono chiamati di nuovo e nello stesso ordine ai cinque metri. I primi due, che avevano iniziato la prima serie sbagliando, stavolta l’azzeccano, 13 pari il momentaneo totale. L’ungherese Zalanki fa 14, Vogel si allunga come un morto a galla per prendere il suo posto tra i pali; lo prende, si rialza e para mandando il pallone al settimo cielo dove vola l’Ungheria tutta. La Grecia perde il torneo senza aver perso una partita nei tempi regolamentari. Le Olimpiadi da giocare sono già loro (da vincere è un altro paio di maniche). La Spagna è di bronzo (ha battuto la Serbia 9 a 6). Il capocannoniere è il serbo Rasovic, il miglior giocatore di partita è Zalanki, che dal 2015 gioc in Italia nella Pro Recco pigliatutto, il miglior portiere non è Vogel ma Zerdevas: la politica del contentino. Suona l’inno ungherese e vissero felici e contenti.

IL SETTEBELLO

Un po’ meno contento il Settebello, che pure alla fine ha onorato il torneo battendo (16-9) la Francia per il quinto posto: “Bisogna limare qualcosina nell’atteggiamento, non sottovalutare gli avversari e non avere un pizzico di presunzione; lavoreremo su questi piccoli dettagli da settembre” promette Campagna; “Prepareremo tre grandi competizioni in dodici mesi e ci faremo trovare pronti” promette Di Fulvio. Le tre sono Europei, Mondiali e Olimpiadi, gennaio, febbraio, agosto: un po’ è l’effetto Covid che ha stravolto i calendari, un po’ l’effetto sponsor da accontentare.

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Il Gazzettino