Due minuti e mezzo, o quasi (2:28) e una fiondata di Fondelli indica al Settebello, in vasca per l’ottavo di finale contro il Kazakistan, la salita che l’aspetta. E...
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C’è Tempesti in porta dal via, questa volta: richiamato per il “caso morbillo” ed entrato in punta di piedi, come ha detto lui, adesso gli tocca di usare soprattutto le mani. Per il momento non le usa troppo il portiere kazako Shiernov, il numero 13, e l’Italia, in condizioni paritarie e poi di superiorità, si porta sui tre gol (l’altro richiamato Mirarchi e Figlioli gli autori). Segnano anche i kazaki: alla prima sosta è 3 a 1 azzurro.
Un rigore di Francesco Di Fulvio è per il quarto gol, Shakenov ne fa un altro, Di Fulvio ristabilisce il triplo vantaggio andando a prendere l’assist che arriva puntuale sul secondo palo. A metà gara è 5 a 2.
Terzo quarto: tra sprechi e poche bellezze, ora è Renzuto a segnare, Shakenov è implacabile e il terzo gol è un rigore, Bodegas risponde con una palombella azzurra, Renzuto, calotta numero 9, fa 9. Il match non ha più senso, se mai ne ebbe uno più di un allenamento nemmeno tostissimo.
Tempesti lascia i pali a Volarevic, arrivano un paio di gol kazaki con l’intermezzo di un altra rete di Mirarchi che poi va ancora in gol. Ormai il Settebello è con la testa a martedì sera, ore 22, avversari i croati; così segnano i kazaki, segna Bodegas (all’ottavo gol nel torneo), segnano i kazaki ed è 12 a 7 per l’Italia, i parziali per gli azzurri 3-1, 2-1, 4-1, 3-4: Croazia, eccoci. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino