Orsato, aribitro di Schio: se si diventa numero 1 è anche questione di rispetto

Orsato, aribitro di Schio: se si diventa numero 1 è anche questione di rispetto
SCHIO - Sarà stata la Var o saranno stati il suo carisma e la sua esperienza, ma di certo i primi mesi da designatore arbitrale di Nicola Rizzoli sono sicuramente positivi....

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SCHIO - Sarà stata la Var o saranno stati il suo carisma e la sua esperienza, ma di certo i primi mesi da designatore arbitrale di Nicola Rizzoli sono sicuramente positivi. Certo, le sbavature non sono mancate (in particolare nei casi in cui applicare la Var, come ha sottolineato anche ieri sera Simone Inzaghi) ma le designazioni finora effettuate dal bolognese stanno dando un volto nuovo alla classe arbitrale di A.


Volti come quello di Daniele Orsato - di Montecchio Maggiore (Vi) 42 anni appena compiuti e iscritto alla sezione di Schio -  che venerdì sera al San Paolo ha dimostrato come (finalmente) ci si può far rispettare dai giocatori in campo. Quel richiamo a Higuain, “invitato” a parlargli mettendo le mani dietro la schiena, è subito diventato un esempio da banchi di scuola arbitrale. Certo, chiedere atteggiamenti di questo genere in A è facile, mentre chiederli per altre categorie è molto più difficile, se non impossibile. Resta il fatto che Orsato ha confermato un processo di crescita che lo destina ad essere il numero uno in Italia, anche se, purtroppo, sarà convocato per il mondiale russo soltanto se sarà utilizzata la Var. A proposito di Video Assistant, il rapporto con la Lazio continua ad essere conflittuale. Dopo le polemiche per il rigore concesso alla Fiorentina, ieri ce ne sono state altre per un mancato rigore contro la Samp: il fallo di mano in area di Bereszynski forse c’è, ma le immagini non fanno chiarezza e, dunque, non consentono l’intervento del Var Giacomelli.


Qualche critica è piovuta addosso anche Mariani per la direzione di Benevento-Milan. Critiche che ci stanno sul calcio d’angolo invertito in occasione del primo gol rossonero (la palla la tocca per ultimo Borini), mentre sul secondo giallo a Romagnoli solo il Var (che da protocollo non può intervenire in questi casi) poteva dire a Mariani che il difensore non tocca Letizia nel suo intervento in scivolata. In Bologna-Cagliari, debutto stagionale in A per un altro romano, La Penna, con gol annullato giustamente a Verdi per una posizione di fuorigioco dello stesso attaccante, ma anche dubbi su un tocco con il braccio di Ceppitelli a distanza ravvicinata su colpo di testa di Palacio. Il Var Pasqua, poi, sarebbe potuto/dovuto intervenire su una trattenuta in area di Maietta, al quale viene addirittura sfilata la maglia.
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Il Gazzettino