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L’asticella sarà pure alta, ma l’entusiasmo è enorme. Dopo le Olimpiadi più vincenti di sempre per lo sport italiano, altri atleti azzurri scalpitano per rendere le Paralimpiadi di Tokyo altrettanto indimenticabili. Si comincia il 24 agosto, ma le ragazze e i ragazzi del nuoto e della scherma sono già partiti ieri per il Giappone. Alla loro guida, due icone viventi. Il primo è un fenomeno, uno che tra Londra e Rio ha messo in cassaforte sette medaglie e punta a fare razzie anche in terra nipponica: Federico Morlacchi da Liuno. Il nuotatore varesotto è ormai un veterano dei Giochi ma non per questo trattiene l’emozione per la partenza: «Portare la bandiera è il riconoscimento più grande. Obiettivi? Quello che dovevo dimostrare l’ho dimostrato». La prima parola d’ordine non è prendere ori quindi, bensì insegnare ai debuttanti: «Mi piacerebbe che le gesta dei ragazzi che avrò l’onore di condurre nello stadio siano celebrate anche in patria». Bebe Vio, campionessa olimpico di fioretto in carica, ha affidato a Instagram il suo messaggio «Tuta, fioretto, gambe, scarpe, sogni, speranze... sì, c’è tutto. Ultima carbonara e si parte!», il tutto condito dal suo solito sorriso contagioso.
MAI COSÌ TANTI
La carica dei 113: tanti sono gli italiani pronti a gareggiare a Tokyo, il numero più alto di sempre.
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Il Gazzettino