«Sono molto contenta di poter partecipare alla International Swimming League. Sarà la rivoluzione del nuoto, l'obiettivo è portare l'intero movimento...
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«Questo braccio di ferro - spiega la "Divina" di Spinea, che unirà il ruolo di atleta a quello di 'Global Ambassador' della manifestazione - non ha senso e sono certa si troverà un accordo per soddisfare tutte le parti in causa. D'altronde come si potrebbero fare le Olimpiadi senza gli atleti di élite?».
L’International Swimming League è partito il 18 e 19 dicembre da Stamford Bridge, Fulham, Londra, sede del Chelsea. L’obiettivo è quello di fornire agli atleti “gli strumenti per costruire un futuro più luminoso per il nuoto in un contesto professionale, iniziando con la creazione di un’Associazione mondiale di nuotatori. Avere una voce collettiva aiuterà i nuotatori a gettare le basi per un futuro migliore, sia durante che dopo la loro carriera sportiva. Questo è il momento in cui gli atleti possono fare la storia come i pionieri che hanno cambiato il loro sport in meglio.
La "SuperLega", guidata dal magnate ucraiono Konstantin Grigorishin, intende lanciare una serie di eventi a squadre pro’ a partire dal 2019. Finora questi sforzi sono stati bloccati dalla Fina, che minacciava sospensioni, ma tanti campioni come Adam Peaty, Katinka Hosszu, Sarah Sjostrom, Ryan Murphy e Cameron van der Burgh hanno sollecitato la Fina a ripensare alla situazione monopolistica di adesso.
Il servizio sul Gazzettino del 12 gennaio Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino