Caso Neymar, spunta un video dell'aggressione alla modella. E la Mastercard cancella gli spot con O Ney

Il Brasile ha ascoltato per la prima volta la versione della giovane donna che accusa Neymar di stupro. L'intervista è stata trasmessa dalla Sbt, la seconda rete...

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Il Brasile ha ascoltato per la prima volta la versione della giovane donna che accusa Neymar di stupro. L'intervista è stata trasmessa dalla Sbt, la seconda rete televisiva più importante del paese, un'ora prima dell'amichevole tra la Selecao e il Qatar, nella quale il giocatore si è infortunato (salterà la Copa America). «È stata un'aggressione e uno stupro», ha dichiarato Najila Trindade Mendes de Souza. La giovane, che si è definita una modella, ha spiegato che voleva avere una relazione con la stella del Psg, ma Neymar l'ha picchiata e violentata quando si sono incontrati a Parigi: «Era mia intenzione avere un rapporto sessuale con lui», ha raccontato Najila Trindade.


La donna ha aggiunto che Neymar le aveva pagato l'hotel e i viaggi in aereo. Poi, rispetto all'atmosfera dei loro scambi a distanza, le cose sono cambiate durante il loro primo incontro:
«Era aggressivo, totalmente diverso dal ragazzo che avevo conosciuto nei nostri messaggi. Volevo stare con lui così mi sono detta 'Ok', proverò a gestirlo. Abbiamo iniziato ad accarezzarci, a baciarci e fino a quel momento è andato tutto bene. Poi ha iniziato a picchiarmi. Le prime volte ho detto 'ok', va tutto bene. Poi ha iniziato a farmi molto male e gli ho chiesto di smettere».

Secondo la modella, Neymar si è scusato ma avrebbe continuato a picchiarla mentre facevano sesso. Neymar sostiene di essere innocente, e dopo che la stampa ha riferito che la giovane donna ha presentato una denuncia a San Paolo, ha pubblicato un video in cui afferma di essere vittima di una "trappola".

 
Intanto cominciano le conseguenze intorno all'immagine del giocatore.  Lo scandalo causato dall'accusa di stupro ha indotto la Mastercard, uno degli sponsor della Coppa America di calcio, ad annunciare che non userà gli spot e le pubblicità nei quali compare il numero 10 del Brasile (tra l'altro infortunato e costretto a saltare la manifestazione). «Abbiamo deciso di sospendere le iniziative di promozione che includono l'ambasciatore della nostro marchio (Neymar ndr) finché l'intera faccenda non sarà risolta», ha annunciato la multinazionale in una nota.


Un altro sponsor della stella del Psg, la Red Bull, ha invece fatto sapere che il numero 10 della nazionale di calcio «è nostro testimonial dal 2010», per cui intende aspettare l'esito giudiziario per prendere una decisione: «È responsabilità delle autorità pubbliche determinare quali sono i fatti reali legati a queste serie accuse», ha dichiarato l'azienda in una nota. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino