I 140 punti inflitti da Houston ai Clippers e i 52 segnati da Isaiah Thomas nella vittoria di misura di Boston su Miami sono la misura degli incontri della notte scorsa in Nba. Da...
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Volano invece i Rockets di Mike D'Antoni. Alla 14/a vittoria nel mese di dicembre, consolidano il terzo posto nella Western Conference (25-9) - dietro a Golden State e a San Antonio, che ha battuto Portland 110-94 - trascinati da un James Harden alla settima tripla doppia stagionale (30 punti, 13 rimbalzi, 10 assist) e approfittando dell'assenza nelle file di Los Angeles di Chris Paul. I Clippers, che si sono visti espellere sia Austin Rivers, sia il padre coach Doc, hanno subito così un umiliante 140-116, quinta sconfitta di fila in un fine 2016 da dimenticare. Lo ricorderà a lungo, invece, il point guard dei Celtics, il cui exploit entra nella storia della franchigia e della Nba. Thomas, alto 1.75 cm, ha segnato 52 punti, 29 nel solo ultimo quarto, consentendo a Boston la rimonta decisiva sui Miami Heat (117-114). I paragoni storici si sprecano, scomodando miti come Wilt Chamberlain a Larry Bird.
Negli altri incontri, da registrare le sconfitte delle due squadre di New York - Washington-Brooklyn 118-95 e New Orleans-New York 104-92 -, e la vittoria di Golden State sui Dallas Mavericks (108-99). I Warriors chiudono l'anno solare con 72 vittorie e 12 sconfitte per suggellare il miglior biennio (144-24) nella storia della NBA, battendo quello dei Bulls '96-'97 (136-30). Altri risultati: Indiana-Chicago 111-101, Atlanta-Detroit 105-98, Minnesota-Milwaukee 116-99. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino