Nella natia Istrana, ma non solo, C'è chi l'ha soprannominata Nuvola Rossa per via del ciuffo di capelli color rame. Qualcun altro invece l'ha paragonata a Del...
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IL MODELLO
Perché il piede di Manuela ricorda Pirlo. Anche se lei, tifosa juventina da sempre, è da un anno giocatrice del Milan. L'idolo, in verità, è sempre stato Alessandro Del Piero. Un modello e un punto di riferimento tecnico, al quale si ispira e che la spinge a migliorarsi giorno dopo giorno. Ieri pomeriggio intanto la partenza della spedizione azzurra da Fiumicino, dove le 23 ragazze sono state accolte da cori, applausi e dall'inno di Mameli. Nel frattempo in casa Giugliano ad Istrana ovviamente non si parla d'altro. «È una grande soddisfazione per lei e per noi tutti questa convocazione ai Mondiali - dice con orgoglio il padre Ciro, un buon passato come portiere in Campania -. Si tratta di un grosso traguardo per Manuela che, dopo aver partecipato nel 2015 alla rassegna iridata under 17 in Costarica, ora disputerà quella assoluta. Siamo emozionati e speriamo faccia una bella figura». Negli ultimi giorni la famiglia non ha potuto sentire Manuela. «Non è stato veramente possibile parlarci assieme. D'altronde questo è un appuntamento al massimo livello per il calcio femminile, penso sia normale. Sappiamo comunque che Manuela è emozionata ma conscia di poter recitare un ruolo importante per la squadra azzurra».
PRIMO OBIETTIVO
E intanto si può sognare. «Noi innanzitutto speriamo che l'Italia passi il turno qualificandosi agli ottavi. Sono vent'anni che le azzurre non partecipano alla fase finale, sono delle outsider ma ci auguriamo facciano delle belle prestazioni. Per quanto riguarda Manuela, lei non ha traguardi particolari da raggiungere, però un mondiale è indubbiamente una vetrina molto importante. Mettersi in mostra giocando delle buone partite potrebbe rappresentare per lei un trampolino di lancio per il prosieguo della carriera». E intanto sala la febbre per le parite. «Tempo fa in famiglia avevamo accarezzato l'idea di andare a sostenerla direttamente in Francia. Purtroppo per questioni lavorative non ci è stato possibile. Vorrà dire che la inciteremo dal salotto di casa».
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Il Gazzettino