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José Mourinho è sull’orlo del precipizio. Una sconfitta contro il Milan potrebbe rappresentare l’inizio della fine della sua avventura a Roma. I Friedkin hanno espresso la volontà di andare in Champions League un minuto dopo lo sbarco a Ciampino di Lukaku e le idee sugli obiettivi stagionali non sono cambiate. L’esonero di José Mourinho prima della scadenza del contratto fissata per il 30 giugno è una delle tante possibilità che gli americani stanno vagliando.
Quando costa esonerare Mourinho
C’è però un ostacolo e cioè una clausola presente sul contratto che prevede il pagamento di 40 milioni di euro in caso di esonero prima della scadenza naturale dell’accordo. Una postilla che non è stata mai confermata dalle parti, ma che renderebbe praticamente impossibile l’addio dello Special One prima del tempo. Non sono un problema, invece, i circa 3,5 milioni rimanenti di stipendio.
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Rinnovo Mourinho: Friedkin in attesa
Lontana per adesso l’idea del rinnovo contrattuale, i Friedkin vogliono aspettare nonostante José abbia fissato come deadline il mese di febbraio. Ogni scenario è aperto, ma sarà il campo a parlare. Perché dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia i Friedkin vogliono vederci chiaro e capire in anticipo che piega prenderà la stagione. Un altro anno senza la Champions rappresenterebbe un disastro economico per le casse della società, già in profondo rosso e sotto la lente d’ingrandimento della Uefa. C’è ancora tempo per mettere la barra dritta, ma per farlo Mourinho dovrà ottenere i tre punti a San Siro contro Milan portandosi a quota 32 restando agganciato al treno Champions. Ci sarà poi il play-off di Europa League contro il Feyenoord il 15 e il 22 febbraio. Gare da dentro fuori che potrebbero sancire l’eliminazione dalla seconda coppa europea. Tutto è ancora in ballo, per questo la proprietà resta in attesa di capire il destino della squadra.
Infortuni Roma: Mourinho in crisi
Resta in attesa anche Mourinho che, pur sottolineando spesso le difficoltà con cui è costretto a combattere quotidianamente, è fermo sul ponte di comando. I continui infortuni, situazioni al limite come quella di Smalling e le partenze di Aouar, Ndicka per la Coppa d’Africa e Azmoun per quella d’Asia, non hanno agevolato il suo lavoro. Lo Special One non è mai riuscito a schierare la formazione tipo a causa degli infortuni ormai frequentissimi. Inoltre, alcuni sostituti non si sono rivelati all’altezza. Per questo è stato necessario intervenire subito sul mercato per cercare un difensore, ma Tiago Pinto, silurato dal club prima della scadenza del contratto, è riuscito a portare solo Huijsen. Diciottenne con 12 minuti all’attivo in Serie A.
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Il Gazzettino