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Il cielo continua a tingersi di azzurro in Giappone. Dalle 40 medaglie di Tokyo alle 4 della ginnastica tricolore ai Mondiali di artistica di Kitakyushu. Un oro, due argenti e un bronzo: siamo una potenza anche in una delle discipline olimpiche di maggior tradizione. E celebriamo un’impresa mai riuscita tra gli uomini.
NELLA STORIA
A firmarla è stato – curiosamente - chi alle Olimpiadi non c’era: Nicola Bartolini, 25enne di Quartu Sant’Elena, mai aveva centrato una finale iridata in carriera, e ha conquistato il primo oro azzurro di sempre al corpo libero. In 108 anni di storia, infatti, l’Italia si era fermata soltanto a due bronzi, conquistati da Franco Menichelli a Praga 1962 e a Dortmund 1966. Un altro tabù infranto e forse nel momento meno atteso anche se nell’anno più magico dello sport azzurro. «E’ un risultato storico: dopo questa impresa mi aspetto una statua con la mia faccia, come Menichelli…»,se la ride l’uomo che succede a Jury Chechi, oro agli anelli ed ultimo campione iridato nella ginnastica al maschile 24 anni fa. «Dal 2014, anno della mia prima volta ai Mondiali, sono cambiato tanto, è diventato il mio lavoro e finalmente si vede». Il neo iridato non sta nella pelle – tra l’altro piena di tatuaggi, una delle sue più grandi passioni insieme ai cani - per un successo arrivato dopo una carriera che sembrava stregata.
VICINO AL RITIRO
Giovane emergente, si era trasferito a Milano nel centro federale, ma si accorse presto di essere ai margini, meditando il ritiro.
COMPLIMENTI
E puntuali, sono arrivati i complimenti dei miti. Franco Menichelli: «Quando vinci, significa che sei il più forte. Io al massimo arrivai al bronzo, sono felice per Nicola e spero che questo sia soltanto l’inizio di una splendida carriera». E Vanessa Ferrari, una che di resilienza se ne intende e non si è mai arresa ai problemi, tanto da vincere l’argento olimpico a 30 anni: «Sono davvero felice per il risultato di Nicola, penso che sia frutto di un grande percorso di crescita. Negli anni ha lavorato per migliorarsi ed è riuscito a raggiungere un risultato che ripaga i sacrifici e il lavoro».
NUOVA ELDORADO
Ieri l’Italia ha raccolto altre tre medaglie pesanti. Tra le donne, è arrivato l’argento di Asia D’Amato, 18enne genovese, al volteggio. Poi, la doppietta da sogno agli anelli con Marco Lodadio di nuovo argento, davanti a Salvatore Maresca. «La ginnastica italiana sta vivendo un nuovo Eldorado», assicura Franco Menichelli, indimenticato oro olimpico a Tokyo ’64. Se lo dice lui, c’è da credergli. Oltre Vanessa Ferrari, sta nascendo una grande ginnastica italiana. Per una nuova età dell’oro. E un obiettivo non così lontano: Parigi 2024.
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Il Gazzettino