Sarà l'autopsia a dare una risposta sulla morte del nuotatore Mattia Dall'Aglio avvenuta mentre l'atleta si stava allenando all'interno di una palestra di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per la procura bisognerà capire se vi siano responsabilità di qualcuno per la morte dell'atleta.
Dall'Aglio sarebbe stato stroncato da un infarto, mentre, da solo all'interno della palestra che si trova proprio a due passi dalla caserma dei vigili del fuoco, si stava allenando con i pesi. Il giovane potrebbe anche aver battuto la testa, cadendo, ma proprio dettagli come questi saranno chiariti soltanto dalla medicina legale del Policlinico di Modena, dove ora si trova la salma. Domenica intorno alle 17, appena la notizia si è diffusa, amici e conoscenti si sono incontrati a ridosso della palestra, completamente increduli.
Proprio per la sua attività agonistica, era costantemente sottoposto ad accertamenti medici e non trovano conferme ufficiali le voci in merito a una possibile anemia falciforme. Anzi, pare che il ragazzo godesse di buone condizioni di salute. In via Formigina a Modena, dove si trova la struttura, sono accorsi anche gli esperti della medicina legale e gli agenti della squadra volante della polizia di Stato.
Gli avvisi di garanzia, ha chiarito la procura di Modena, «potrebbero» arrivare ai medici che lo seguivano costantemente, a chi gli ha prestato soccorso e ai responsabilii dello spazio adibito a palestra nel quale si stava allenanando, ma che potrebbe non aver avuto i necessari requisiti di legge.
Il corpo è stato scoperto da un vigile del fuoco che passava di lì, ma i tentativi di rianimare Dall'Aglio, pare anche con l'utilizzo di un defibrillatore, sono stati inutili: era già morto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino