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MILANO La Roma non si riprende e va ko per la prima volta in questo torneo. Nel 2018 è anche la prima sconfitta esterna in campionato. Non c'è da stupirsi, però, dopo aver visto l'atteggiamento rinunciatario e passivo, soprattutto fino all'intervallo: regalato il 1° tempo al Milan proprio come è successo lunedì all'Olimpico contro l'Atalanta. Gattuso, dunque, vince il duello con Di Francesco, sfruttando gli ultimi secondi a disposizione, gol di Cutrone per il 2-1 allo scadere del 5° minuto di recupero.
RIMONTA A VUOTO
Fazio nella ripresa replica a Kessié che nel 1° tempo sfrutta la distrazione di gruppo dei giallorossi. Karsdorp, Fazio e Marcano si addormentano sul più bello, come faranno Nzonzi e Santon a fine partita. Il Milan, con il suo semplice e ordinato 4-1-4-1, si comporta da squadra. La Roma, in partenza con il 3-4-1-2, si abbassa e non gioca. Karsdorp, 10 mesi dopo la sua unica gara da titolare, non è pronto, Fazio è in ritardo, Marcano sbanda al debutto, Pastore resta nel suo guscio e Schick soffre accanto Dzeko. Nzonzi si comporta bene in tandem con De Rossi e si arrende solo al fotofinish.
AGGIUSTAMENTO INUTILE
Di Francesco non può fare a meno di cambiare nella ripresa in cui parte con El Shaarawy per Marcano, passando al 4-2-3-1. L'assestamento aiuta la Roma che pareggia. Ma dietro resta vulnerabile. Il Var aiuta l'arbitro Guida: annullati i gol di Higuain (fuorigioco) e Nzonzi (tocco di mano). Entrano Cristante, nuovamente sotto lo sguardo del ct azzurro Mancini, per Pastore e Santon per Karsdorp. Gli interventi non migliorano la situazione. Anzi, Santon si perde nel recupero Cutrone, cambio decisivo di Gattuso. Il mercato di Monchi, dopo la prestazione dei giallorossi a San Siro, è già al centro del dibattito. Più del sistema di gioco. Che, cambiandolo in continuazione, fa comunque perdere l'identità alla squadra.
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Il Gazzettino