Milan, aleggiano le prime ombre su Mihajlovic

Milan, aleggiano le prime ombre su Mihajlovic
Questa volta per Sinisa Mihajlovic le cose si mettono davvero male. La lunga telefonata tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ha aperto scenari impensabili fino a qualche...

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Questa volta per Sinisa Mihajlovic le cose si mettono davvero male. La lunga telefonata tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ha aperto scenari impensabili fino a qualche settimana fa. Il concetto è che questo Milan, costruito per arrivare tra le prime tre (spesi oltre 90 milioni di euro), non può essere maltrattato così dagli avversari e perlopiù in casa. Non ha identità, gioco e soprattutto cattiveria. Strano se si pensa che a Milanello è arrivato un tecnico con la nomea di essere un sergente ovunque sia andato. Allora le cose sono due: o in via Aldo Rossi hanno sopravvalutato gli acquisti fatti (e strapagati, vedi Bertolacci o Romagnoli) o Mihajlovic ha bisogno di tempo e fiducia. Abbandonarlo al suo destino, non aiuterà di certo la ricostruzione di questa squadra ormai lontana dai fasti del passato. Contro il Torino bisogna vincere, altrimenti su Mihajlovic cominceranno ad aleggiare le ombre di tutti i tecnici liberi in giro per l’Italia: Montella, Donadoni, Spalletti, giusto per fare qualche nome. Il serbo dovrà lavorare su testa e gambe. E magari riconsegnare le chiavi del centrocampo a De Jong, che non avrà i piedi di Pirlo, ma ha la grinta che serve al Milan. Bisogna risalire la classifica. Le vittorie danno fiducia e ora è tempo di conquistare i tre punti. Sarebbe triste l’ennesimo esonero nel giro di quasi tre anni.
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Il Gazzettino