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Il mondo intero è in ansia per Diego Armando Maradona. Prima la notizia del ricovero in una clinica di La Plata poi, in serata, la notizia del trasferimento d'urgenza a Buenos Aires dove l'ex pibe de oro verrà operato al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale emerso durante i controlli a cui è stato sottoposto nella clinica Ipensa di La Plata. «Diego è lucido e molto tranquillo - ha detto il suo medico personale Leopoldo Luque, parlando con i giornalisti -. Si tratta di un intervento di routine, e lui è d'accordo sul fatto di essere operato. Eseguirò io stesso l'intervento», le parole del neurochirurgo.
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L'ematoma, si è appreso, si trova nella parte sinistra della testa di Maradona e si sarebbe formato dopo una caduta accidentale in casa, al quale inizialmente lo stesso ex calciatore non avrebbe dato importanza. Il ricovero nella tarda serata di ieri nella clinica di La Plata dell'attuale tecnico del Gimnasia aveva fatto temere il peggio: ovvero che fosse risultato positivo al Covid-19. Ma già in mattinata era stato escluso il coronavirus. Un ricovero a scopo precauzionale, voluto proprio dal dottor Luque perché «per Diego - le parole del medico - è stata una settimana assolutamente particolare, molto stressante: ha avuto tutta la pressione addosso e alla fine ha accusato un calo emotivo.
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La notizia ha fatto subito il giro del modo e via social non si contano gli incitamenti per il «diez», a cominciare da quello del Napoli che sui suoi profili social ha postato una foto dell'argentino con Insigne con il messaggio «fuerza Diego». Maradona appena venerdì scorso ha compiuto 60 anni. Un compleanno salutato dalle testimonianze del mondo del calcio ma vissuto da Maradona lontano dagli affetti più cari proprio per l'emergenza coronavirus, cosa che avrebbe accentuato lo stato depressivo dell'ex capitano del Napoli e dell'Argentina, come confermato dallo stesso medico personale. «Il 60/o compleanno può avere complicato le cose per lui - ha aggiunto il dottor Luque -. Se dal punto di vista psicologico le cose non vanno bene, allora possono esserci ripercussioni anche sul fisico. Le dipendenze passate non c'entrano nulla e nemmeno il Covid per fortuna». Duro il tweet della figlia Dalma: «l'importante è che stia bene. E per il bene delle sanguisughe che gli stanno addosso è meglio che non gli succeda nulla».
Non è la prima volta che Maradona si ritrova in un letto d'ospedale. In passato si è ritrovato sospeso fra la vita e la morte per avere abusato di sostanze stupefacenti, ma non solo: per avere pagato le conseguenze di uno stile di vita tutt'altro che in linea con le raccomandazioni dei medici. Diego in questo momento è molto debole, ma non è in pericolo di vita, tuttavia il male oscuro che lo ha debilitato anche fisicamente, con ripercussioni sull'umore e sull'alimentazione, lo hanno provato. Diego ha pure rischiato un'altra dipendenza: quella dall'alcol. Ora l'ennesima sfida. Il mondo lo aspetta sempre.
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