Maradona, nuovo mistero sulla morte: «7 giorni prima era caduto sbattendo la testa e nessuno lo aveva portato in ospedale»

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Diego Armando Maradona. Il campione, morto lo scorso 25 novembre, avrebbe sbattuto la testa in seguito a una caduta avvenuta pochi giorni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Diego Armando Maradona. Il campione, morto lo scorso 25 novembre, avrebbe sbattuto la testa in seguito a una caduta avvenuta pochi giorni prima della sua morte. A rivelarlo è Rodolfo Baqué avvocato dell’infermiera Gisela Madrid che si occupava del Pibe de Oro nella sua di Tigre.

La testimonianza

Stando al racconto del legale riportato dal quotidiano La Nacion, Maradona non sarebbe stato portato immediatamente in ospedale per i dovuti controlli e questo avrebbe rappresentato una grave negligenza da parte di chi in quel momento lo assisteva: «Diego non era in grado di prendere decisioni -spiega Baqué - ed è stato rinchiuso nella sua stanza per tre giorni. È caduto ed ha sbattuto la testa proprio una settimana prima della sua morte, era mercoledì e nessuno lo ha portato in ospedale per una Tac». Il lato della testa in questione, però, è il destro mentre l’operazione era avvenuta su quello sinistro.

L'infermiera

L’infermiera Gisela Madrid non sarebbe potuta intervenire perché era stata licenziata da Maradona e, nonostante sia rimasta nell’abitazione dell’ex campione, non gli è stato più possibile avvicinarsi: «Non è mai stata in grado di curarlo, nemmeno poteva prendergli la pressione. Ha solo potuto consegnare all'assistente di Maradona i farmaci psichiatrici rimanendo alla porta e controllando che glieli dessero», conclude il legale.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino