Maestro di sci sulla sedia a rotelle escluso dalle elezioni dell'organismo di categoria: il Tar lo riammette. I colleghi: «Accanimento verso di lui»

Pietro Trozzi.Maestro di sci sulla sedia a rotelle escluso dalle elezioni dell'organismo di categoria: il Tar lo riammette
ROCCARASO Maestro di sci sulla sedia a rotelle ottiene al Tar di poter partecipare al voto ed essere eletto in un organismo di categoria, i Maestri di sci d'Abruzzo,...

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ROCCARASO Maestro di sci sulla sedia a rotelle ottiene al Tar di poter partecipare al voto ed essere eletto in un organismo di categoria, i Maestri di sci d'Abruzzo, che l'avevano senza motivo escluso dalla competizione. Succede anche questo nel mondo della montagna dove il massimo della libertà è legato a doppio filo al rispetto delle ferree regole dei monti. Eppure Pietro Trozzi, che quelle regole le ha sempre rispettate, ha visto nell'organismo che lo rappresenta un tentativo di isolarlo e buttarlo fuori. Quell'organismo che continua, nonostante la vittoria al Tar e la solidarietà massima dei colleghi maestri di sci, a ostacolarlo.

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Tutto accade in concomitanza con le elezioni per il rinnovo delle cariche 2022-2026. Per vedere ristabiliti i propri diritti Trozzi è dovuto ricorre ai giudici amministrativi. Il Tar Abruzzo ha quindi sospeso il procedimento di esclusione dalla candidatura a consigliere del Collegio regionale maestri di sci Abruzzo e la negazione al diritto di voto di Pietro Trozzi. Il tutto è riferito alla determinazione del presidente del Collegio regionale maestri di sci Abruzzo. Secondo il Tar, Trozzi, risultando iscritto alla data della presentazione della propria candidatura alle elezioni di componente del consiglio direttivo all’Albo regionale dei maestri di sci Abruzzo da più di cinque anni consecutivi, fa parte di diritto del Collegio. E dunque, eleggibile alla carica di consigliere. Una battaglia, quella di Pietro Trozzi, costretto alla sedia a rotelle a seguito di un incidente stradale, che si è trasformata in una piccola vittoria. «Abbiamo ritenuto sin da subito di essere di fronte a una vera e propria forma di discriminazione nei confronti della persona e dell’uomo, Pietro Trozzi - si legge nella nota del gruppo “Noi Maestri di sci abruzzesi”- al quale ingiustamente e a questo punto, possiamo affermare con certezza legale, in maniera illegittima, è stato negato il diritto al voto e alla propria candidatura».

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Il gruppo ritiene che il Consiglio dei Maestri di sci Abruzzo abbia violato diversi articoli del regolamento. Come confermato dalla sospensiva del Tar, esercitando un eccesso di potere, per non consentire al candidato, di raggiungere una possibile elezione. «Purtroppo – continua la nota - anche di fronte alla sospensione del procedimento, il Consiglio direttivo, si è costituito in appello al Consiglio di Stato. Non riusciamo a capire questo accanimento nei confronti di un uomo che ha avuto solo l’ardire di potersi candidare alle elezioni del Collegio. Ma non avendo mai ricevuto risposta dagli interessati, lo chiederemo anche nelle sedi opportune, per tutelare non solo i diritti del nostro amico e collega Pietro Trozzi, ma di tutti i maestri di sci abruzzesi, che non meritano di essere più governati da tali rappresentanti».

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Il Gazzettino