Via 5 milioni diritti tv: Padova, Bassano, Vicenza e Pordenone sulle barricate

Via 5 milioni diritti tv: Padova, Bassano, Vicenza e Pordenone sulle barricate
Bassano Virtus, Padova, Vicenza, forse Pordenone, i tifosi tremano. Sono ancora in corso i play off, ma in Lega Pro si gioca anche su un altro fronte, altrettanto importante e...

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Bassano Virtus, Padova, Vicenza, forse Pordenone, i tifosi tremano. Sono ancora in corso i play off, ma in Lega Pro si gioca anche su un altro fronte, altrettanto importante e vitale quanto la decisione della promozione in Serie B. Nella giornata di ieri si sono svolti i sorteggi per i Play off, seguiti dall’Assemblea dei Club: tema scottante i diritti audiotelevisivi, soprattutto dopo la stangata della modifica della Legge Melandri.


In pratica, la terza serie italiana rischia di ricevere ben cinque milioni di euro in meno rispetto al previsto, una cifra importante, se non decisiva, per le sorti della Lega Pro. Il presidente Gabriele Gravina aveva tuonato: “Se non cambiano le condizioni il prossimo campionato non può partire, non ci sono i presupposti e sarà deliberato in assemblea. Io non voglio essere il becchino del calcio italiano, lo faccia Tavecchio»

Come dichiarato da Gravina, nell’assemblea si è discusso e la conclusione è stata la medesima: non si accettano il taglio di risorse e dunque si sospenderà qualsiasi tipo di attività agonistica nella prossima stagione. “Nel corso dei lavori sono state approvate all’unanimità anche le linee guida per la commercializzazione dei diritti audiovisivi ed è stato affrontato come tema di confronto la modifica della Legge Melandri nella parte inerente la mutualità – spiega la stessa Lega Pro in un comunicato pubblicato nel proprio sito - L’assemblea ha ritenuto non accettabile l’ennesimo taglio sulle risorse e ha deliberato all’unanimità di sospendere qualsiasi tipo di attività agonistica della stagione 2017-2018, se non dovessero essere definite linee guida e progetti di prospettiva del sistema calcio, che rispetti il grande impegno e sacrificio profusi da tutte le società della Lega Pro per assicurarle migliori condizioni di sostenibilità”.


La protesta della (di nuovo) Serie C trova anche un alleato importante, l’Aic, che con il presidente Damiano Tommasi ha dato il totale appoggio. “E' evidente che c'è qualche problema – spiega l’ex Roma - come Aic vorremmo che la sostenibilità del sistema venisse garantita, così che i club possano continuare a fare calcio, per questo siamo a fianco della Lega Pro: dobbiamo cominciare a discuterne a livello federale, ma a noi quello che interessa è che alla Lega Pro venga dato quello che le spetta". E’ dunque iniziato un braccio di ferro importante con la Lega Pro che non ha intenzione di cedere: in ballo c’è la stagione 2107-18.


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Il Gazzettino