Lazio-Spal 0-0: delusione biancoceleste, Inzaghi parte con il freno a mano tirato

I coriandoli della Supercoppa sono ancora sulla testa dei giocatori della Lazio che pronti via regalano il risultato a sorpresa di giornata. All'Olimpico finisce 0 a 0 contro...

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I coriandoli della Supercoppa sono ancora sulla testa dei giocatori della Lazio che pronti via regalano il risultato a sorpresa di giornata. All'Olimpico finisce 0 a 0 contro la neo promossa Spal. Dopo la vittoria esaltante contro la Juventus ci si aspettava un avvio decisamente diverso da parte dei biancocelesti che invece evidenziano ancora qualche problema già accusato nella passata stagione. Il 3-5-2 senza l'imprevedibilità di Felipe Anderson o di Keita e senza il fulcro di centrocampo inevitabilmente finisce per essere un modulo poco efficace contro le squadre che si chiudono. Se poi ci si mette anche che Lukaku e Marusic entrano troppo tardi, ecco spiegato il pari. 

 
CAMBIO DI PASSO
Dalla panchina Inzaghi si sbraccia e chiede in continuazione di chiudere le linee e portare meno la palla. I lanci lunghi non facilitano il gioco, anzi. Il tecnico vorrebbe più scambi di palla ma la sensazione è che manchi l'elemento aggregante. La Lazio fa fatica e spesso si affida alle intuizioni dei singoli. In avanti il giovane Palombi, all'esordio in serie A, appare spaesato e così Immobile si prende tutto l'attacco sulle spalle peccando, in qualche occasione, di egoismo. Manca l'uomo in grado di gestire il pallone e dettare i tempi. Un punto che deve insegnare molto alla Lazio che torna con i piedi per terra. Euforia invece in casa  Spal che, in trasferta, parte molto bene. Giusta l'esplosione di gioia dei 2500 tifosi arrivati da Ferrara.

COPERTA CORTA 
Servirà del tempo per ritrovare i meccanismi e le giuste giocate. Soprattutto in mancanza di pedine importanti dalle quali diventa difficile prescindere. Il discorso che forse è più giusto fare è che senza certi giocatori la coperta diventa corta. La Lazio ha un organico di livello sui tredici, quattordici ma per affrontare tre competizioni sono ancora pochi. Il mercato è aperto per rimediare. 

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Il Gazzettino