Troppa Juve, poca Lazio: finisce con la facile vittoria bianconera che passa nel primo tempo e certifica la superiorità nella ripresa, con altre due reti. Netta la differenza...
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Superiore sul piano del palleggio, dell'organizzazione e della capacità di sfruttare le situazioni importanti, la Juventus dispone a piacimento di un avversario presuntuoso, che sbaglia troppi passaggi e che appare fragile in difesa, per marcare l'imprendibile Tevez. L'argentino offre l'assist del vantaggio a Pogba e firma il raddoppio mentre il francese, oltre al primo gol, realizza anche il terzo e colpisce un palo con un tiro da applausi.
Il centrocampo bianconero appare troppo superiore, per qualità e aggressività, così Parolo, Biglia e Lulic non riescono a impostare e devono badare soprattutto a difendere, perdendo ogni duello. Insieme a Pirlo e Pogba, i biancocelesti lasciano troppo campo libero a Pereyra che conferma di essere un calciatore di spessore e che incide molto nell'economia della gara.
La ripresa si chiude praticamente dopo il raddoppio perché la Lazio dimostra tutta la sua impotenza fisica, tattica e tecnica, in pochi si salvano nella serata negativa generale. Incredibile la serie di errori che portano al primo gol bianconero, scaturito da una punizione calciata male da Biglia, che innesca il contropiede di Tevez. Errori che pesano e che spesso si ripetono così la Lazio incassa la quinta sconfitta, la seconda consecutiva, uscendo ridimensionata.
L'Europa League è possibile, la Champions resta un miraggio. Lo stesso Pioli insiste su un modulo tattico che presta il fianco a troppe situazioni pericolose senza incidere troppo in attacco. Se questo doveva essere un test importante, la Lazio è stata bocciata. Promossi solo i suoi tifosi, che hanno riempito l'Olimpico e sostenuto sempre la squadra. Allegri, nella ripresa, a risultato acquisito, ha fatto persino turn over. La Juve è pronta per la decisiva sfida di Champions League.
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Il Gazzettino