Da favorito a preoccupato, il Coronavirus ha stravolto anche il suo mondo. Inzaghi è in lotta per lo scudetto eppure l’Atalanta è il peggior ostacolo da...
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NUOVO SPONSOR
Questo ha chiesto nel suo discorso, Lotito. Questa stessa unione hanno invocato ieri 500 tifosi a Formello. Con questa spinta la Lazio deve tornare a correre come un treno. Ironia del destino, sulla maglia lo sponsor Frecciarossa. Eppure sulla fascia Marusic (elongazione al flessore) alza alla vigilia definitivamente bandiera bianca. Con Lulic out a oltranza («Il capitano ha deciso di starci vicino, ma lo rivedremo solo la prossima annata»), Simone si ritrova solo con Jony a sinistra, tanto da esser costretto a convocare il lungodegente Lukaku, dopo mesi e mesi d’assenza. Lazzari non si muove da destra, ma il duello (sopratutto fisico) sulle fasce fa paura. Lo si era visto all’andata, Gosens e Hateboer sono tornati in campo con la stessa corsa e forza. Spaventa anche il confronto in mezzo al campo, così Inzaghi cambia rispetto al 19 ottobre la regia. C’è Cataldi in vantaggio su Parolo, forse conta più la scaramanzia che l’esperienza. Perché il mister non ha dimenticato come gli orobici in autunno traforarono la sua mediana, tanto da costringerlo al cambio immediato nella ripresa. Rimane un’altra Lazio rispetto all’andata, sebbene il lungo stop porti in dote più di un’incognita.
BALLOTTAGGI
In allenamento hanno sfornato magie Milinkovic e Luis Alberto, Inzaghi conta in assoluto sul loro estro. E sulla voglia di bomber Immobile (capocannoniere a 27 reti) di riprendersi subito la scarpa d’oro. Vince Correa il ballottaggio al suo fianco, nonostante fosse stato provato tutta la settimana Caicedo. Il tecnico decide di non lanciare la sfida a Gasperini sul piano fisico, preferisce non dargli punti di riferimento. Forzatamente anche dietro, dove il jolly Patric prenderà il posto di Luiz Felipe infortunato. Acerbi e Radu completeranno con Strakosha il reparto meno battuto (23 gol subiti) del campionato. Per lottare per il primo posto dovrà continuare ad esserlo, stasera non è ammesso il ko. Non solo perché la Juve prenderebbe il largo, ma perché anche l’Inter tornerebbe – a 2 punti – col fiato sul collo e in lizza per lo scudetto a pieno titolo. Speriamo che la pressione non giochi un brutto scherzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino