La Spoon River del pallone è un libro per cultori di quel mistero senza fine bello che è il calcio ed entra di diritto nei gioielli della letteratura sportiva...
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Non manca un volo in Laguna per ricordare le gesta di Valentino Mazzola (prima della cessione record al Grande Torino) e per celebrare il Mago ovvero quell'allenatore - scrive Garanzini - dopo il quale è cambiato il modo di intendere il calcio: prima si identificavano le squadre con i grandi campioni, da HH e dal Paron in poi è stata sempre l'Inter di Herrera e il Milan di Rocco. Il Mago (che ha vissuto a lungo ed è morto a Venezia il 9 novembre di 20 anni fa) è l'unico personaggio a cui Garanzini dedica più di due pagine.
Nel libro c'è davvero tanto football d'antan: da Amadeo Amadei (il Fornaretto che esordì in serie A a 16 anni) a Gastone Zanon, uno dei perni della difesa del Padova di Rocco (gli altri furono Blason, Azzini e Scagnellato). Gustoso l'aneddoto: Piacere sono Gastone Zanon, la mano che le porgo ha avuto l'onore di stringere i c... di Guglielmo Gabetto (noto bomber dell'epoca, ndr).
Garanzini è fulminante: i personaggi e le loro storie scorrono in scioltezza: non sono in banale ordine alfabetico nè cronologico. Seguono un percorso - Una passeggiata sulla collina studiata da mia moglie Maria rivela l'autore - che pare un mosaico che via via va a comporre la storia del gioco più bello del mondo i suoi campioni indimenticabili, ma anche tanti semi sconosciuti come il padovano Piero Pastore (ex Juve e Milan nel primo 900) famoso per essere diventato attore come Raf Vallone, che gli viene accostato. E ancora altri eroi che hanno sempre qualcosa di epico o rappresentano un momento chiave della storia del calcio, un passaggio importante per un pallone che, ahinoi, non esiste più, soppiantato dal calcio-business.
Sulla collina del Nordest troviamo il bomber con gli occhiali, Annibale Frossi, classe 1911, friulano doc e giocatore di Udinese, Padova e Triestina, poi c'è il mister Ferruccio Valcareggi, altro triestino purosangue, allenatore della Nazionale per 8 anni dal 1966 al 74. E ancora Gino Capeo Cappello, padovano classe 1920, padre nobile di Vendrame e Zigoni, attaccante di classe molto amato da Brera. E poi ancora dal Nordest i ritratti di Giorgio Ferrini, centrocampista campione europeo nel 68, altro triestino, stroncato da un'emorragia a soli 37 anni. Non manca Giuseppe Virgili, udinese doc, bomber dimenticato ma autore - proprio come Pablito Rossi - di 3 gol al Brasile il 25 aprile 1956 a San Siro. E per finire (altro eroe su cui è sceso l'oblio) quel Massimo Della Pergola, ultimo del sestetto triestino, ebreo deportato nel Vallese, che tornò vivo e ebbe il merito di creare la Sisal con 2 soci e inventare il Totocalcio.
Nella Spoon River c'è posto ovviamente anche per mitici giornalisti che hanno dato tanto allo sport come Arpino, Brera, Del Buono e Soldati. Insomma un libro che per un appassionato di calcio è doveroso leggere. Magari anche due volte.
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Il Gazzettino