Juventus, Sarri: «Non leggo le crtiche diventerei matto. Difficile vedere insieme Higuain, Dybala e Ronaldo»

Juventus, Sarri: «Non leggo le crtiche diventerei matto. Difficile vedere insieme Higuain, Dybala e Ronaldo»
TORINO – La metamorfosi di Maurizio Sarri è quasi completa. “Prima ero un talebano perché volevo giocare sempre il mio calcio, ora mi adatto di...

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TORINO – La metamorfosi di Maurizio Sarri è quasi completa. “Prima ero un talebano perché volevo giocare sempre il mio calcio, ora mi adatto di più alle caratteristiche dei miei giocatori. Se dovessi continuare ad ascoltare le critiche uscirei matto, vado avanti con il mio lavoro e leggo poco”. La Juventus non entusiasma ma intanto non ha ancora perso una partita da inizio stagione, viaggia in vetta alla classifica e con gli ottavi di Champions in tasca, c’è molto da migliorare soprattutto a livello di gioco e palleggio, ma in questo momento a Sarri va bene così. “Vorrei vedere la squadra più continua, sono convinto che andremo a migliorare sotto tanti punti di vista ma dobbiamo anche giocare in base alle caratteristiche che abbiamo. La squadra va accompagnata anche con le mie idee. Abbiamo grandi margini di miglioramento, in questo momento si vedono solo sprazzi di quello che vorremmo fare. Sacchi? Da tanti anni sono in sintonia con i suoi pensieri. Anch'io vorrei vedere la squadra più continua, ma poi bisogna valutare le caratteristiche dei giocatori”.


Nessun rischio pancia piena. “Pensare a pareggiare si rischia tantissimo. Se pensiamo che siamo già qualificati siamo morti, il primo posto è fondamentale. Il percorso di Simeone all’Atletico è da applausi”. Ronaldo punta il campo. “Il mio rapporto con lui è buono, se si arrabbia per una sostituzione la penso come Simeone: fa parte del gioco ed è positivo, vuol dire che ha ancora motivazioni. Si è allenato con i compagni, sembra in crescita, lo valutiamo tra oggi e domani, De ligt e Berna sono da valutare, molto dipende dalle loro sensazioni individuali. Il tridente pesante? Difficile. Gonzalo è un attaccante puro, CR7 il centravanti più forte del mondo ma parte da sinistra, e Dybala non è un trequartista ma un attaccante. Tre giocatori per due posti, è la situazione ideale”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino