Juventus, Allegri: «Domani prendiamoci lo scudetto, ma festeggeremo dopo»

Juventus, Allegri: «Domani prendiamoci lo scudetto, ma festeggeremo dopo»
TORINO – A metà aprile Max Allegri è esattamente dove voleva essere: a un punto dall’ottavo Scudetto consecutivo (quinto personale) e 90 minuti...

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TORINO – A metà aprile Max Allegri è esattamente dove voleva essere: a un punto dall’ottavo Scudetto consecutivo (quinto personale) e 90 minuti (supplementari esclusi) dalle semifinali di Champions. Le prossime due partite contro Spal e Ajax valgono una stagione. “Domanipotrebbe essere una giornata straordinaria, l’ottavo Scudetto va celebrato, è stato fatto un lavoro importante da Agnelli e i risultati si vedono. Ronaldo riposa, su Rugani non avevo dubbi e Barzagli è al lavoro per far parte dello staff il prossimo anno”.


TURNOVER E OCCASIONI – “Domani molti riposano, alcuni hanno bisogno di giocare, per loro sarà l’occasione giusta, ci saranno alcuni giovani dietro, gli eventuali festeggiamenti per la vittoria del campionato possono essere rimandati perché martedì abbiamo una partita che ci può dare il pass per le semifinali. Ronaldo? Difficilmente che sarà della partita, non ha senso rischiarlo. Bonucci potrebbe riposare, Perin titolare, come Kean ma per martedì vediamo. Domani Cuadrado gioca, Douglas non so nemmeno se verrà a Ferrara, ad Amsterdam ha preso una botta al polpaccio. Quindi in definitiva meglio se lasciava la gamba: un conto è la malizia, un altro conto la slealtà.
Mandzukic? Chi ha giocato la finale mondiale ha addosso un po’ di stanchezza in più, è normale. Uno tra Nicolussi Caviglia o Coccolo gioca, chi sarà a disposizione ci sarà anche martedì”.

BARZAGLI, NUOVA VITA – “Barzagli ha iniziato un po’ a vedere le cose dall’altra parte. Per un nuovo mestiere è importante osservare e ascoltare. Spiegare serve a poco, confrontarsi invece sì. Andrea potrebbe far parte di uno staff prendendosi cura dei difensori, un valore aggiunto per la Juventus in futuro. Rugani ha fatto un passo importante perché ha giocato un quarto di finale contro giocatori di grande talento. Ed è stato all’altezza. A inizio stagione subivo critiche perché giocava poco, poi scopro che c’è scetticismo generalizzato perché gioca in Champions… O è nero o bianco. Il ricambio generazionale è già avviato con Bentancur, Rugani e Kean”.


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Il Gazzettino