Juve, Allegri: «Importante, ma non decisiva. Buffon out»

Juve, Allegri: «Importante, ma non decisiva. Buffon out»
Dubbio o pretattica si capirà domani, ma c’è un argentino che rischia di assistere a Juve Inter dalla panchina. Se Higuain e Icardi sono le certezze da...

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Dubbio o pretattica si capirà domani, ma c’è un argentino che rischia di assistere a Juve Inter dalla panchina. Se Higuain e Icardi sono le certezze da una parte e dall’altra, Paulo Dybala potrebbe partire fuori. «Devo ancora valutare e decidere, qualcuno domani riposerà, abbiamo anche bisogno di energie fresche. Devo decidere se gioco a 2-3 o 4 davanti, ho un po’ di confusione in testa. Dybala era importante a inizio stagione e lo è anche ora, ha qualità straordinaria, è il giocatore più tecnico che abbiamo. La cosa importante è che abbia l’obiettivo di lavorare per fare le cose che sa fare».


Allegri dovrà fare a meno di Buffon e gestire le risorse:  
«Gigi è l’unico vero dubbio è Buffon, difficilmente sarà delle partita. Pjanic non è ancora quello vero, Mandzukic? Ha perso giorni di allenamenti e la condizione, sta riprendendo la condizione ottimale. Dybala era importante a inizio stagione e lo è anche ora, ha qualità straordinaria, è il giocatore più tecnico che abbiamo. La cosa importante è che abbia l’obiettivo di lavorare per fare le cose che sa fare. Alex Sandro non è ancora il vero Sandro, altrimenti direi delle bugie».

Juve Inter non è ancora una sfida per lo scudetto, ma è solo questione di tempo. 
«Non è ancora decisiva per il campionato, aspettiamo il ritorno. La vittoria a Napoli è stato un passettino in avanti. Domani ci confrontiamo con la prima in classifica, raramente di incontrarne due in una settimana. Sfida scudetto? Se intendiamo che fino alla fine ci contenderemo il campionato insieme a Napoli Lazio Roma, allora sì, lo scudetto sarà in bilico fino all’ultima giornata, e occhio alla Roma, una squadra solida che non va sottovalutata».

Higuain è pronto al duello con Icardi. «Gonzalo nell’ultimo mese è cambiato totalmente, è cresciuto tanto, sono venute fuori le qualità che sembravano sparite. A Napoli ha fatto un gol straordinario, prima sembrava che giocasse con la palla medica attaccata al piede…».


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Il Gazzettino