Nel giorno dell'assemblea degli azionisti, la Juve ha presentato il primo bilancio sostenibile, redatto secondo le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI-G4). Lo ha...
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Dopo gli interventi degli azionisti, Andrea Agnelli ha risposto, sottolineando alcuni concetti. Calciopoli. «Le nostre posizioni sono note e non sono cambiate. Bisogna avere un briciolo di pazienza, aspettiamo la conclusione degli atti giudiziari. Le udienze sono state fissate per gennaio 2015 - ha detto - Poi decideremo come procedere per tutelare gli interessi della società sia quelli patrimoniali che sportivi».
Pallotta: «Con lui ho un dialogo aperto, continuo e costante.C’è condivisione sugli obiettivi di Figc e Lega. Ha fatto dichiarazioni sagge, ci deve essere una sana competitività sul terreno di gioco, senza andare oltre. Ha corretto il tiro dei suoi tesserati. Le partite contano tutte 3 punti. Subito dopo capisco gli stati d’animo e i sentimenti in caso di vittoria e sconfitta in uno scontro diretto. Poi tutto deve rientrare nei ranghi. C’è un rapporto antistorico, ma ottimo con la società Roma. Sull’accoglienza dei giallorossi allo Stadium? Basta. Posso citare Garcia di oggi, parla solo il campo».
Sulla moviola ha risposto Marotta: «La vediamo come Platini, sarebbe la fine del calcio».
Sull’addio di Moratti: «C’era un evidente diversità di vedute. Ha dimostrato un grande amore per la sua Inter, l’amore porta a fare follie come accettare uno scudetto che non ha vinto sul campo. Se noi dovessimo vincere il quarto consecutivo passeremmo dalla storia alla leggenda». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino