L'Inter sembra avere una sola anima. Le scelte sembrano condivise, il mercato pianificato con scelte condivise e gli attriti che in passato avevano condizionato il rapporto...
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Dopo il faccia a faccia in Cina, Pioli aspetta Gagliardini. Un regalo? «È normale - dice - che in un reparto possiamo inserire un giocatore in più. E speriamo che arrivi». Pioli avrà così il mediano da affiancare a Brozovic nel 4-2-3-1 e potrà arretrare Medel in difesa. Nei colloqui di Nanchino grande spazio al mercato in uscita a cominciare da Jovetic vicino al Siviglia. «Speriamo...», dice il montenegrino. Melo ha già salutato, Banega può essere venduto per fare cassa, Palacio piace all'Atalanta e al Genoa, i giovani Miangue e Yao potrebbero andare in prestito per fare esperienza e in difesa qualcuno lascerà Milano. Tanti con la valigia pronta anche se Pioli è convinto che non ci siano ripercussioni sul gruppo: «Il mercato non mi preoccupa. Per ora non vedo giocatori con la testa altrove. Io e la società siamo allineati sulle situazioni in uscita. Siamo professionisti e sappiamo di dover lavorare tutti insieme e che poi in un mese le situazioni possono cambiare. Gli aspetti tecnico-tattici vanno di conseguenza».
Pioli vuole continuare la striscia positiva interrotta dalla sosta natalizia e ottenere il quarto successo consecutivo che manca da più di un anno. «Dovremo fare il massimo per 95 minuti. L'Udinese - secondo l'allenatore nerazzurro - è una squadra fisica e di qualità e sta ottenendo ottimi risultati. Di recente, in casa, ha perso solo con il Napoli. Per vincere dovremo soffrire e lottare su ogni pallone». «Dovremo stare concentrati per tutto il match - avverte l'allenatore nerazzurro - perché l'aspetto mentale è determinante. L'Udinese è in salute, Delneri si è adattato ai giocatori e dopo la sosta ci sono sempre dei rischi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino