Ilario Castagner morto. Allenò il Perugia dei miracoli. Il figlio Federico: «Ciao papà, il sorriso più bello del calcio italiano»

Perugia, è morto Ilario Castagner. Il figlio Federico: «Ciao papà, il sorriso più bello del calcio italiano»
PERUGIA - Nella giornata di sabato 18 febbraio è morto Ilario Castagner, 82 anni, originario di Vittorio Veneto. L'annuncio dal figlio Federico sui social network:...

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PERUGIA - Nella giornata di sabato 18 febbraio è morto Ilario Castagner, 82 anni, originario di Vittorio Veneto. L'annuncio dal figlio Federico sui social network: «Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papá...». Castagner è stato calciatore, dirigente, ma soprattutto allenatore: è ricordato soprattutto come l'allenatore del "Perugia dei miracoli" (secondo posto alle spalle del Milan nella stagione 1978-79). 

La carriera di Ilario Castagner

La sua morte è avvenuta oggi, 18 febbraio, giorno in cui allo stadio dedicato a Renato Curi, che lui allenò, si gioca il derby Perugia-Ternana e che un anno fa aveva perso il suo capitano, Pierluigi Frosio. Castagner in carriera ha inoltre guidato club blasonati come Inter, Lazio e Milan, riportando quest'ultimo in massima serie nella stagione 1982-1983. Mentre da giocatore era un centravanti, ed ha debuttato da professionista con la maglia della Reggiana nella stagione 1959-1960, in Serie B, la massima categoria raggiunta da calciatore. Scende quindi in Serie C, livello dove prosegue tutto il resto della sua carriera, vestendo per un anno la maglia del Legnano prima di essere notato da Guido Mazzetti, allora allenatore del Parma, che decide di portarlo con sé nella nuova avventura al Perugia, dove Castagner milita per il successivo triennio; nell'ultima stagione in Umbria, 1963-1964, l'attaccante coglie il suo miglior risultato personale vincendo con 17 reti la classifica marcatori del girone B di terza serie. Segue poi un altro triennio al Prato, prima di chiudere precocemente la carriera sportiva nel 1969, all'età di ventotto anni, nelle file del Rimini. Dall'agosto 2005 all'ottobre 2006 ricopre la carica di direttore tecnico e presidente onorario del Perugia, club in fase di ricostruzione dopo il fallimento della gestione Gaucci, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. Dopo il ritiro intraprende l'attività di commentatore televisivo collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia.

 

 

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Il Gazzettino