La Reyer sfata il tabù Trento in gara2: 79-64 e serie riaperta

MESTRE - L'Umana Reyer per l'immediato riscatto, la Dolomiti Energia Trento battuta di 15 punti. Dopo la vittoria di sabato sera dei trentini, che hanno espugnato il...

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MESTRE - L'Umana Reyer per l'immediato riscatto, la Dolomiti Energia Trento battuta di 15 punti. Dopo la vittoria di sabato sera dei trentini, che hanno espugnato il Taliercio 83-74 in gara1 della finale scudetto strappando subito il fattore campo,  stasera la difesa e un grande Hagins hanno fatto la differenza.

Ora gara3 e gara4, mercoledì e venerdì, si spostano al PalaTrento.
 





Un avvio in salita quello degli orogranata che, rispetto a 48 ore fa, devono scrollarsi di dosso nervosismo e tensione iniziali che hanno permesso all'Aquila di dominare gara1 (il vantaggio ha superato anche il ventello di scarto) imponendo la propria aggressività difensiva e un gioco veloce con transizioni in campo aperto grazie alle tante palle rubate e alla proprietà di palleggio dei suoi lunghi Sutton, Gomes e Hogue. «Abbiamo iniziato la partita in maniera poco aggressiva e dovremo fare assolutamente meglio in gara2. La serie però è ancora molto lunga» sottolinea il capitano orogranata Tomas Ress, 144 presenze playoff a -3 dal record di Riccardo Pittis e 37 in finale a -1 sempre dall'ex Treviso e Milano.
«Di certo dobbiamo essere più bravi in difesa e in attacco operare scelte molto più equilibrate» spiega il pluriscudettato ex Mens Sana evidenziando come, nonostante il dominio a rimbalzo 46-32 di cui ben 19 carambole offensive, la Reyer abbia dilapidato tutto il vantaggio con 19 palle perse e un 8/36 al tiro pesante che è sempre stato il tratto distintivo degli orogranata. Nessun dramma certo in casa reyerina, considerando anche che anche la serie di semifinale con Avellino era partita con una sconfitta interna e poi l'Umana si era ripresa il fattore campo imponendosi 4-2. Ma Trento quest'anno è la bestia nera di Venezia che ha sempre battuto in tre precedenti fra regular e post season e soprattutto è una specialista delle vittorie esterne avendo sempre raccolto il bottino pieno in questi playoff in casa di Sassari, Milano e ora Venezia.

«Siamo stati bravissimi, ordinati in difesa, tempestivi nelle letture e sempre solidi mentalmente» i complimenti rivolti alla sua squadra dal coach trentino Maurizio Buscaglia. «Ma siamo in una finale ed una sola vittoria non dice nulla. Dobbiamo affrontare gara2 come abbiamo approcciato la prima sfida. La squadra è forte mentalmente». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino