E’ la notte del Benevento, promosso con 7 giornate di anticipo, è in serie positiva da 22 giornate e aritmeticamente primo. Viaggia sulle orme dei record...
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Benevento-Juve Stabia 1-0: 26’ st Sau.
In avvio, azione di Hetemaj, Moncini si fa respingere la conclusione da Provedel e De Pinto calcia alto, quasi come Gagliardini in Inter-Sassuolo: è l’unico superstite della squadra arrivata in B nel 2016, dopo 5 finali playoff perdute. Espulso Caldirola fra i sanniti per una frase irriguardosa all’arbitro, esce proprio Del Pinto, per Tuia, per il 4-4-1. Montipò nega il vantaggio alle vespe, insidiose anche con Canotto e Forte.
Fazio sbaglia su cross da destra di Schiattarella, Sau si ferma e piazza la palla: il ds Pasquale Foggia va ad esultare dal figlio, raccattapalle per l’occasione. Montipò evita il pari con un bagher vicino alla linea, sul colpo di testa di Fazio.
“Avevo un debito d’onore con la famiglia Vigorito - racconta Pippo Inzaghi -, mi voleva già alcuni anni fa”.
Ora il Benevento cercherà di mantenere il vantaggio record, di 22 punti sulla seconda, contro i 17 di quell’Ascoli e i 15 (compreso il -9 iniziale) della Juve di Deschamps. E' la seconda promozione dei sanniti, che con Baroni (e il subentrato De Zerbi) poi retrocedettero subito. Stavolta Vigorito non baderà a spese, per salvarsi con Pippo in panchina
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Il Gazzettino