Gianmarco Calleri, morto l'ex presidente della Lazio dal 1986 al 1992. Aveva 81 anni. È stato l'apripista delle vittorie con Cragnotti

La vera vittoria fu quella di risanare e riportare nell'élite del calcio italiano una Lazio reduce da un momento molto difficile, e i risultati si videro dopo. Fu infatti l'apripista dei trionfi degli anni 90 con Cragnotti

Gianmarco Calleri, morto l'ex presidente della Lazio dal 1986 al 1992. Aveva 81 anni
Per problemi cardio-polmonari, all'età di 81 anni, è morto a Roma Gianmarco Calleri, imprenditore, dirigente sportivo, ex calciatore, ed ex presidente della...

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Per problemi cardio-polmonari, all'età di 81 anni, è morto a Roma Gianmarco Calleri, imprenditore, dirigente sportivo, ex calciatore, ed ex presidente della Lazio oltre che del Torino. Originario di Busalla, in provincia di Genova, sui campi era un centrocampista offensivo che per la Capitale passò fugacemente negli anni 60, proprio con la Lazio, ma i tifosi lo ricordano maggiormente per i sei anni vissuti da presidente, visto che in prima squadra non esordì mai.

Calleri, il presidente apripista delle grandi vittorie della Lazio

Nel 1986 Calleri e il fratello Giorgio con l'aiuto del finanziere Renato Bocchi prelevarono la Lazio dal gruppo finanziario di Franco Chimenti, proprio nell'anno in cui fu costretta a nove punti di penalizzazione in Serie B. Dopo la salvezza agli spareggi di Napoli e la promozione dell'anno successivo, Calleri acquistò definitivamente il club e nelle stagioni seguenti, aiutato anche dagli incassi del botteghino, portò alla Lazio giocatori come Ruben Sosa, Thomas Doll, Karl-Heinz Riedle e avviò anche la trattativa per Gascoigne.

 

 

La cessione a Cragnotti, poi altre due esperienze

Nonostante ciò, spesso è stato contestato per risultati sportivi che non erano paralleli a quelli economici visti gli investimenti di mercato sempre condizionati dalle esigenze di bilancio. Alla presidenza biancoceleste non arriveranno trofei, ma la vera vittoria fu quella di risanare e riportare nell'élite del calcio italiano una Lazio reduce da un momento molto difficile, e i risultati si videro dopo. Calleri fu infatti l'apripista dei trionfi degli anni 90 con Cragnotti, al quale cedette la Lazio nel 1992. Due anni dopo prese il Torino, tenuto fino alla retrocessione in B del 1997, e chiuse col Bellinzona in Svizzera tra il 1998 e il 2001.

 

 

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Il Gazzettino